di Maurizio Ermisino
Vi ricordate quando si parlava di “Film di Natale”? C’era una volta un pubblico che andava al cinema solo una volta all’anno, e proprio durante le feste. E c’era un film che, imperterrito, arrivava ogni anno, e veniva visto proprio da quel pubblico. Lo chiamavano Cinepanettone. Oggi non è più così. Da almeno una decina d’anni quel prodotto non c’è più, anche se ciclicamente il film comico di Natale ritorna (e sarà così anche quest’anno, Con Cortina Express, dal 19 dicembre). In realtà a ogni Natale ci sono stati film per tutti i gusti, ma da qualche anno l’offerta sembra essere più varia. E, attenzione, le uscite post 25 dicembre, sono ancora più preziose. Così quest’anno, oltre alle date clou del 12 dicembre e del 19, quelle che anticipano la settimana di Natale, vedrete una serie di film posizionati nella data strategica del 1 gennaio, altro giorno di festa. Ecco la nostra guida, in ordine di preferenza, ai film da vedere durante le Feste.
1 La stanza accanto
Pedro Almodóvar non si discute: per lui parla una carriera lunga più di 40 anni. Il 12 dicembre arriva il Leone d’Oro di Venezia, La stanza accanto, il suo primo film in lingua inglese con due magnifiche attrici, Tilda Swinton e Julianne Moore. La storia è quella di due amiche che si ritrovano: una è malata terminale e chiede all’altra di assisterla mentre decide di porre fine alla sua vita dignitosamente. Il regista spagnolo dirige questa sua riflessione sulla morte in modo sobrio e controllato, con due attrici che si mettono al servizio della storia con una recitazione sensibile e composta. Con il James Joyce di The Dead come nume tutelare, La stanza accanto è un requiem sereno e dolente, una riflessione sul fine vita e sul mondo in cui stiamo vivendo, con un tocco di leggera ironia. Da non perdere.
2 Better Man
La vera sorpresa di questo Natale al cinema è Better Man (1 gennaio), un film che racconta, ancora una volta dopo la bella docu-serie tv Netflix, la storia di Robbie Williams. Stavolta lo fa con un film decisamente di finzione: la popstar, infatti, grazie al computer, è in scena con le sembianze di una scimmia. È così che Robbie, sin da piccolo si vedeva: un buffone, l’ultimo della classe. Sarebbe diventato il più grande. Better Man è l’anti biopic musicale per eccellenza: diretto da Michael Gracey, il regista di The Greatest Showman, è musical, opera rock, film live action e d’animazione. È irriverente e sfrontato come è sempre stato Robbie, bambino che è diventato una star per colmare quel vuoto nell’anima che gli ha lasciato il padre. Alla fine ci credi che dietro a quel volto di scimmia ci sia un uomo: è creato al computer, ma gli occhi, scansiti alla perfezione, sono quelli tristi del vero Robbie. Uno che, lo ascolterete nel film, nel frattempo ha creato moltissime grandi canzoni. Da vedere assolutamente.
3 Conclave
È un thriller psicologico Conclave di Edward Berger (19 dicembre) che mette un cast stellare (Stanley Tucci, Ralph Fiennes, Isabella Rossellini, John Lithgow) al servizio di una storia tratta da un romanzo di Robert Harris. È il racconto di un conclave, l’elezione di un nuovo papa: intrighi, complotti, tensioni e scheletri nell’armadio sono al centro di un racconto di fantasia, ma in qualche modo verosimile, che affascinerà chi pensa che la Chiesa abbia molto da nascondere. Conclave è quello che si può definire un film perfetto: il ritmo e la suspense sono altissimi e Ralph Fiennes è in stato di grazia, magnetico e carismatico. Ma attenzione a Isabella Rossellini: con due inquadrature ruba la scena a tutti. E forse arriverà agli Oscar. Come molti altri in questo film. Non perdetelo.
4 The Lord Of The Rings: The War Of The Rohirrim
Ed ecco un’altra grande sorpresa delle Feste, ovviamente se vi piace il genere. Nella data strategica del 1 gennaio esce un film d’animazione tratto dal mondo di J.R.R. Tolkien. È The Lord Of The Rings: The War Of The Rohirrim, una storia che ci riporta nella Terra di Mezzo due secoli prima de Lo Hobbit, per la regia di Kenji Kamiyama. È la storia del re di Rohan e del Fosso di Helm. New Line Cinema insieme a Warner Bros. Animation ci riportano nel mondo de Il Signore degli Anelli. Ed è il lavoro migliore che vediamo dall’epoca della prima trilogia di Peter Jackson. È una storia ambientata nel mondo di Tolkien, disegnata con lo stile degli anime giapponesi, un tratto volutamente semplice, piatto e bidimensionale, che ci riporta al concetto di “cartoni animati”. E con attori che recitano battute cariche di epica come se recitassero Shakespeare. La contaminazione funziona. Pensate a Peter Jackson che incontra Miyazaki che incontra Sir Laurence Olivier. Imperdibile, per gli appassionati.
5 Il giorno dell’incontro
Un ottimo film è anche Il giorno dell’incontro di Jack Huston, con Ron Perlman, Joe Pesci, John Magaro e Michael Pitt (12 dicembre 2024). Passato a Venezia lo scorso anno, in un bianco e nero abbagliante, racconta la storia di un pugile che, in attesa di combattere un incontro al Madison Square Garden, decide di sistemare i conti in sospeso della sua vita. È uno di quei film in cui tutto accade in un giorno, in cui i fili di tante vicende si incrociano. È ambientato nel mondo della boxe, che al cinema è capace di creare sempre pathos, epica e tensione.
6 L’orchestra stonata
Arriva dalla Francia L’orchestra stonata di Emmanuel Courcol (5 dicembre) che, dopo aver incantato pubblico e critica al Festival di Cannes 2024, ha superato i 13 milioni di spettatori nel suo Paese. È un film fatto di buoni sentimenti, ma anche di quell’arguzia e quella delicatezza che sanno usare i francesi. L’acclamato direttore d’orchestra Thibaut ha la leucemia e ha bisogno di un donatore di midollo osseo. Proprio a causa della sua malattia, scopre di essere stato adottato e che il perfetto donatore potrebbe essere suo fratello biologico. È un uomo che lavora in una ditta di minatori, dove fa il cuoco, e vive in una cittadina nel Nord della Francia. Con il fratello ha una cosa in comune: la musica. L’orchestra stonata è una commedia dolceamara piena di musica e di un forte senso di solidarietà e fratellanza. L’orchestra stonata ci parla di famiglia, confermando quello che si dice da tempo: che siano di sangue, o di affetto, i legami hanno comunque valore. Ma è anche un film sulle occasioni che ci capitano nella vita. Da vedere.
7 Maria
Il 1 gennaio sarà il momento di un altro grande autore, il cileno Pablo Larrain con Maria, il suo terzo ritratto di signora dopo Jackie Kennedy e Lady Diana. Stavolta il ritratto è quello di Maria Callas, interpretata da Angelina Jolie, colta nei suoi ultimi giorni di vita. Il famoso soprano ha perso la voce e vive tra ansiolitici ed eccitanti. Angelina Jolie nel film non è mimetica, né cerca l’aiuto di trucchi prostetici, ma la sua forza è nello sguardo e nell’ugola: l’attrice ha studiato canto e ha davvero cantato; spesso la sua voce è coperta da quella della Callas. Ma in questo modo l’attrice è riuscita a farci arrivare lo sforzo del canto. Nel cast ci sono anche i nostri Pierfrancesco Favino e Alba Rohrwacher.
8 Mufasa – Il Re Leone
Mufasa – Il re leone, in uscita il 19 dicembre, è il prequel del Il re leone, che quando uscì, nel 2019, incassò 37.5 milioni di euro in Italia (miglior incasso dell’anno), 543.6 milioni di dollari in USA e 1.7 miliardi di dollari in tutto il mondo. Come il film del 2019, è la versione live action de Il re leone. Che live action non è: si tratta di quell’animazione fotorealistica che crea animali uguali in tutto e per tutto a quelli veri, ma in grado di fare ogni evoluzione necessaria al racconto. Il risultato è strabiliante e straniante allo stesso tempo. Vedere degli animali realizzati al computer, in alta definizione, iperrealistici, cioè più reali del vero, lascia a bocca aperta. Ma, allo stesso tempo, vedere questi animali che sembrano veri parlare è straniante. E ci si chiede se sia il caso di usare le tecniche di animazione per andare verso questo realismo estremo. Mufasa è diretto da Barry Jenkins, il premio Oscar per Moonlight, che da ragazzo è cresciuto con Il re leone, La sirenetta e Fantasia. E nel suo Mufasa ha voluto portare proprio un po’ della magia di quel film.
9 Nosferatu
Nosferatu (1 gennaio) è il remake dello storico horror di Murnau del 1922, e ci riporta i vampiri a quello che erano un tempo, creature orrorifiche e dannate. Robert Eggers, che dirige Emma Corrin, Aaron Taylor-Johnson, Nicholas Hoult e Bill Skarsgård, prova a riportare l’horror ai fasti dei tempi andati. Il Nosferatu di Eggers è un film fuori dal tempo: non è un film degli anni Venti, non è un film di oggi, sta da qualche parte tra il 1922 e il 2024. È un film spettacolare, che però non regge il confronto con i Nosferatu di Murnau e di Herzog. E nemmeno con Dracula di Bram Stoker di Francis Ford Coppola. Confronti a parte, per gli appassionati di horror e per i fan di Robert Eggers, diventato un autore cult e molto amato, è un film che si può vedere.
10 Diamanti
Anche in questo caso si tratta di gusti, di amare lo stile vicino al melò di Ferzan Ozpetek. Che, per la prima volta, sceglie l’ambiziosa uscita natalizia per il suo nuovo film, Diamanti (19 dicembre), circondato dal fascino di Kasia Smutniak, Jasmine Trinca, Luisa Ranieri e in tutto ben 18 attrici italiane per un film ambientato in una sartoria. Le prime immagini del film che abbiamo visto sono sontuose, ricche, cariche di colori saturi. Il fascino e la bravura delle attrici non si discute. Per un Natale all’insegna della bellezza.