Interviste

Fare i direttori creativi è un privilegio

Ne sono convinti Andrea Dell'Osa e Filippo Rieder, Dc in Cookies Agency, partendo dall’assunto che la leadership si conquista con il merito. E l’etica c’entra

Anzi diventa perno del modo di esprimere questa professione, almeno così è all’interno di COOKIES AGENCY che della responsabilità nei confronti di tutti per quello che si comunica ha fatto un preciso posizionamento. Tanto che tra gli obiettivi che Dell’Osa e Rieder enunciano come prioritari c’è restare fedeli a questa attitudine che è responsabilità. Ossia il voler dare attraverso le campagne realizzate il proprio contributo con visioni capaci di abbattere bias culturali, consci e inconsci, schierandosi dalla parte dei messaggi positivi, che fanno evolvere in senso inclusivo la società.

La libertà di una sigla indipendente

A fare la differenza è l’attitudine dell’agenzia per cui si lavora. A partire dal grado di libertà di pensiero, dai valori e anche dall’organizzazione. Elementi qui concretizzati nella volontà di cambiare lo status quo una campagna alla volta. Grazie a un lavoro di squadra che apre sempre al dialogo. Un rapporto di presenza e vicinanza anche ai clienti, peraltro credendo nell’assunto ‘chi si somiglia si piglia’, ossia rilevando come le partnership succedano con clienti che sono nella medesima lunghezza d’onda.

La creatività è tutto

In un’epoca in cui la creazione di contenuti è democraticizzata facendoli proliferare, occorre sapere che non sono creatività. Il compito del direttore creativo è concentrarsi sulla creatività a monte. Ispirazione? La curiosità unita alla capacità di osservare il mondo con lenti differenti, ovviamente nutrendosi di cinema, musica, arte, e persone. Perché a ispirare non è mai ciò che è stato creato per farlo. Senza dimenticare l’Ai, che è mezzo potentissimo a servizio della creatività, ma è bene tutelare le nuove generazioni, perché se si cercano solo risposte, senza prima farsi domande, può diventare il modo migliore per l’auto sabotaggio.

Gare sì o gare no?

Gare ni. La fortuna di essere una realtà snella e indipendente permettere di scegliere. Ritenendo privilegio poter partecipare a quelle giuste.

Obiettivi per il futuro

Continuare a prendersi la responsabilità di avere una posizione chiara, un’attitudine da condividere con clienti e progetti e con altre realtà con cui creare connessioni. Sempre senza paura di dire le cose come stanno. Il tutto per creare campagne belle creative e rilevanti, che abbiano anche un ruolo etico e contribuiscano a superare i bias culturali di cui è intrisa la comunicazione.