In attesa del verdetto, nella serata di premiazione che si terrà il prossimo 6 novembre al Mi.Co di Milano, all’interno di Intersections, siamo andati a intervistare i presidenti di giuria delle diverse categorie, nominati da Luca Cortesini, Chief Creative Officer di DDB Group Italy, Presidente di questa 40° edizione degli ADCI Awards
Nel tuo percorso creativo, cosa hai imparato su come i brand possono davvero integrarsi nella cultura delle persone senza apparire come “ospiti indesiderati”?
“Credo che i dati offrano preziose intuizioni sui consumatori e sui loro comportamenti, guidandoci direttamente verso i veri bisogni e, in ultima analisi, verso i loro cuori. È lì che si trovano le vere opportunità per i brand. Ed è anche il modo per evitare di diventare ‘l’ospite non invitato’ che cerca di vendere qualcosa che nessuno ha chiesto. Quando un brand è autentico e significativo, le persone rispondono con fiducia. Accolgono quel significato e permettono al brand di diventare parte del loro contesto culturale e del loro universo personale. In fondo, è proprio questo il ruolo dei brand: avere un significato nella vita delle persone. Nessun brand è mai diventato forte senza prima diventare una parte importante di essa”.
Qual è stato finora il progetto, la sfida o l’obiettivo che ti ha dato la maggiore soddisfazione professionale, e cosa ti ha insegnato?
“Il mio ruolo attuale di CCO di una grande agenzia come McCann Spain è il lavoro più impegnativo che abbia mai avuto ed è per questo che anche le piccole vittorie portano enormi soddisfazioni. Altro grande momento della mia carriera è stato lavorare per Heineken Global. Per un creativo appassionato come me, creare con un logo così iconico è stato un sogno che si avverava.Tuttavia, ciò che mi ha veramente formato sono stati gli insegnamenti quotidiani in quell’agenzia, in quel periodo, con quel team e quei clienti: esperienze che hanno avuto un impatto profondo sul modo in cui oggi vedo e comprendo il mondo”.
Il film pubblicitario resta un pilastro della comunicazione: quali trasformazioni, secondo te, lo mantengono rilevante e ancora capace di sorprendere il pubblico oggi?
“I film pubblicitari restano un pilastro chiave della comunicazione, perché i clienti hanno obiettivi tattici che vengono raggiunti attraverso l’investimento nei media. E, anche se il mondo sta cambiando, la televisione continua a essere un mezzo essenziale per raggiungere i requisiti minimi di awareness e posizionamento del brand necessari e, di conseguenza, continua a sostenere la maggior parte degli investimenti di marketing. Detto ciò, c’è molto lavoro da fare, perché oggi la qualità degli spot televisivi è diminuita in modo significativo, sia per via di investimenti limitati sia per altri fattori. Ma ciò crea anche una splendida nicchia di opportunità per distinguersi”.