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L’economia sferica non è visione astratta. Ha un modello, le 8 P

Giunti all'ultima puntata dei nostri incontri con la Grateful Foundation e con l'ottica dell'economia sferica, possiamo sintetizzare la visione con un concetto: wise, saggezza. Il tutto indicando un metodo che fa di 8 P i suoi pilastri

Il presidente della Grateful Foundation, Oscar di Montigny, ci ha raccontato come un metodo realizzativo sia possibile a patto di essere humanovable, quindi innovativi, sostenibili e umano centrici. Diventa dunque necessario anche uno strumento nuovo per misurare l’efficacia e la reddittività, perché a contare è il valore della gratitudine.

Da smart a wise

Wise working, wise buildings, wise cities, dunque, per far convergere l’efficienza in termini di funzionalità con una grande attenzione all’umano, perché è lui che di tutto questo deve godere, invece troppo spesso sistemi e processi vengono disumanizzati in nome dell’efficienza.

Il modello delle 8 P

Ogni organizzazione produce quotidianamente un impatto su 8 livelli, che sono poi le otto P. Partiamo dalla P di persone, che ha una versione esteriore, cioè come noi ci manifestiamo nel mondo e come le nostre organizzazioni impattano esteriormente. Le persone poi si aggregano creando la P di people, dalla famiglia alla community di riferimento, dalle nazioni al mondo. Ancora la P di partnership, perché le persone sono animali sociali ed entrano costantemente in relazione fra loro. Ma anche la P di profit, perché tutto il sistema deve produrre profitto, inteso però in senso inclusivo, quindi non solo economico. Ecco, allora, la P di prosperity, che non è solo ricchezza seppur la contenga.  La ricchezza, infatti, non necessariamente produce prosperità. Il continente più ricco del pianeta in termini di risorse è l’Africa, ma guarda caso è anche quello meno prospero. Dove invece c’è prosperità, c’è sempre anche ricchezza. Siamo alla sesta P, quella planet, dove mi sembra tutti concorderemo sulla necessità di affrontare l’argomento con una certa urgenza, perché il tempo, prima del baratro, stringe. Ma il pianeta non è la sola urgenza, c’è anche la P di pace. Senza pace si chiudono tutte le possibilità, la guerra crea vantaggio solo per pochi. E il cerchio si chiude creando una sfera grazie all’ottava P che è ancora quella di person, ma qui intesa nella sua dimensione interiore. “Sono convinto che la pace nel mondo sia possibile solo se ci sarà la pace nell’anima delle persone. Il sogno è un mondo dove ogni individuo nella sua sfera di influenza, compresi imprenditori, ceo, manager, direttori marketing, agisca secondo una nuova consapevolezza.

Non solo vendite

L’obiettivo non è, dunque, solo aggiungere vendite ai nostri profitti. La Grateful Foundation chiama all’azione chiunque voglia contribuire alla costruzione del nuovo modello. Per questo organizza programmi di education nelle scuole (interessante leggere la lettera che Oscar Di Montigny ha scritto in merito al ministro dell’Istruzione Giuseppa Valditara) e nelle imprese, dove l’approccio diventa consulenziale, lavorando anche a sistemi di misurazione dell’impatto della nuova visione.