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Festival di Cannes 2015. Calici alzati per l’Italia che c’è: Publicis sceglie Heineken e Nescafé. E se leggete come la pensa sulle questioni calde del suo comparto, non poteva essere altrimenti

Bruno Bertelli, Ceo & Executive Creative Director Publicis

Creatività oggi fa rima con sharing, integrazione, big idea, goodness, utilità sociale, condivisione…Alla luce anche della scelta della case history che ci presentate, su quali elementi avrebbe dovuto riflettere la giuria di questa edizione del festival di Cannes per decretarne i Leoni?

“Chi è riuscito a unire tutto ciò con l’abilità della narrazione ha giocato un ruolo da protagonista. E non solo, perché ormai i premi non valutano più solo la creatività e la realizzazione, che indubbiamente continuano ad avere la loro importanza, ma valutano anche i risultati di vendita e di pr, le visualizzazioni, la condivisione e molto altro”.

Vi definite un’agenzia integrata. Qual è il modello cui si è ispirata la vostra sigla nel costruire questo risultato e quali le leve su cui si è maggiormente concentrata? Infine, qual è la risposta dei clienti?

“In Publicis, crediamo fortemente nel potere di una buona storia. Fare storytelling significa utilizzare la narrazione per informare, emozionare e incuriosire il pubblico, comunicando strategicamente contenuti creati su misura. Se l’utente è stato realmente conquistato emotivamente dalla storia ascoltata, la sua mente creerà un legame tra emozione provata e brand/prodotto rappresentato. Mai come oggi un creativo e un’agenzia creativa devono saper raccontare storie ed essere abili a utilizzare i mezzi più appropriati per trasferire il messaggio. La risposta dei clienti è molto positiva. Con Renault, Heineken e Nestlé abbiamo realizzato progetti che non possono certamente definirsi classici, ma che hanno permesso di costruire o rafforzare un legame con il cliente finale oltre ad ottenere un grande ritorno di stampa”.

Dal vostro osservatorio, l’identità originaria della singola agenzia influisce sul risultato del processo di integrazione? Insomma, il fatto di essere nate come agenzie di advertising, social, rp, eventi o media, cambia le sorti del risultato finale?

“Oggi non è più possibile operare divisioni tra advertising, social pr, digital. A prescindere dalla propria natura, tutto deve essere volto alla creazione di contenuti capaci di creare una experience. Molte volte la differenza tra un’agenzia e una buona agenzia è la capacità di porre i mezzi al servizio della comunicazione e non il contrario. Solo così si possono concepire delle soluzioni di comunicazione integrate e rilevanti”.

CASE HISTORY

HEINEKEN DREAM ISLAND

Sinossi

Per rafforzare una volta di più il posizionamento ‘Open Your World’ – stimolando  i giovani a superare i loro limite – Heineken lancia ‘The Dream Island’. La campagna si basa sulla verità umana che la maggior parte dei sogni vengono condivisi davanti ad una birra, ma non lasciano mai il bar. In un contesto globale, Heineken invita il proprio target di riferimento a presentare e condividere i loro sogni irrealizzati. L’incentivo? Una vacanza da sogno di una settimana! Il reclutamento avviene in modo digitale così come nei locali, in innumerevoli club, pub e bar. Sei fortunati vincitori provenienti dai Paesi Bassi, dall’Italia, dal Brasile, dall’Indonesia e dall’Argentina credono d’aver vinto una settimana di svago, ma ben presto si rendono conto che non è solo una vacanze sull’isola. Con loro grande sorpresa, vengono messi a confronto con i loro sogni non realizzati. Insieme con la call-to-action ‘Don’t let your dreams die’ (Non lasciate che i vostri sogni muoiano), Heineken dà loro l’opportunità unica di coronare quei sogni che prima non erano mai usciti dal bar. Un teaser, il reclutamento e il documentario dell’isola sono stati pubblicati sui canali di social media del brand.

Credit

NESCAFÉ – THE HELLO EXPERIMENT

Sinossi

The Hello Experiment è un esperimento psico-sociologico che utilizza la Tazza Rossa Nescafé come oggetto primario per abbattere la diffidenza verso gli altri. Ambientato in una biblioteca di Milano, l’esperimento ha analizzato 323 individui in un luogo che per sua natura tende a isolare le persone. Il filmato mette a confronto la prima parte dell’esperimento, dove viene mostrata la sfiducia, il sospetto e il fastidio generato dai tentativi di incontrare uno sconosciuto a mani vuote con le stesse persone con due tazze di Nescafé da condividere nella seconda parte dell’esperimento.

Credit
Creative Directors: Bruno Bertelli, Cristiana Boccassini
Copywriters: Paolo Bartalucci, Lucas Bouneou, Martino Lapini
Art Directors: Alessandro Candito, Sohpian Boudjera, Azeglio Bozzardi
Planners: Guglielmo Pezzino, Bruno Tecci
Team Account: Barbara Pusca, Claudia Brambilla, Filippo D’Andrea
Agency Producers: Luana Strafile, Federica Manera
Nestlé Marketing Manager Nescafé: Carlo Oldani
Akita Off Executive Producer: Davide Rizzi
Director: Francois Nemeta
Editors Fabrizio Squeo, Samuele Schiavo
DOP: Vincent Doignon
Producer: Franziska Stubenruss
Music: Jean-Etienne Mailard Akita Off

Ricordandoti che questo è l’ebook di youmark dedicato al Festival di Cannes 2015 e alla creatività intesa nella sua accezione più ampia. Con la ricerca Toluna per noi in esclusiva che ha indagato il rapporto aziende-agenzie. 

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Youmark, intanto, day by day, lo proporrà pagina dopo pagina.

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