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Diversity Media Report 2025, cinema e tv tra consapevolezza e rappresentazione reale

La ricerca di Fondazione Diversity analizza l’impatto reale dei media sulle percezioni delle persone e sulla costruzione di un immaginario collettivo più consapevole e aperto sui temi della Diversity, Equity & inclusion. Aperto oggi il voting online per i Diversity Media Awards
Roma, Palazzo Grazioli, conferenza stampa Diversity Media Awards
Roma, Palazzo Grazioli, conferenza stampa Diversity Media Awards

Negli ultimi dieci anni, il dibattito pubblico italiano sui temi della Diversity & Inclusion (DE&I) è aumentato sensibilmente: il 62% della popolazione percepisce un maggior spazio di discussione rispetto a dieci anni fa, e il 58% dichiara una maggiore consapevolezza sui temi sociali e inclusivi. Questa attenzione è particolarmente alta tra giovani (66%), donne (63%) e chi è più esposto ai media, come film, serie tv e notizie.

highlights dell’indagine

Il ruolo dei media nella riflessione

I principali motori di riflessione sono i grandi fatti di cronaca (56%) e il dibattito politico-culturale (47%), seguiti da cinema, serie tv e programmi televisivi. I media mainstream dimostrano così un ruolo fondamentale nella costruzione di una cultura dell’inclusione condivisa, soprattutto tra i giovani. Film, serie e programmi tv favoriscono la narrative transportation, ossia l’immersione emotiva che rende il pubblico più ricettivo a tematiche sociali e inclusive.

La ricerca

La ricerca Diversity Media Research Report 2025, realizzata da Fondazione Diversity con il sostegno di H&M e presentata in occasione del 10° anniversario dei Diversity Media Awards, analizza come i media italiani abbiano stimolato consapevolezza e apertura sui temi DE&I.

  • L’informazione resta il media più influente nel generare riflessione (72%), soprattutto sui grandi eventi di cronaca come femminicidi, guerre o emergenze migratorie.

  • Tuttavia, il 40% degli intervistati ritiene che l’informazione non tratti i temi DE&I in modo rispettoso, con il 50% tra chi segue quotidianamente le notizie.

  • Cinema e serie tv sono percepiti come più rispettosi e corretti nella rappresentazione dei temi sociali (rispettivamente 84% e 82% del campione), seguiti dai programmi tv (73%).

Rappresentazione della diversità nei media

Nonostante i progressi, alcune aree restano sottorappresentate:

  • Disabilità: solo l’1,1% delle notizie, spesso in chiave eroica o pietistica.

  • Etnia: trattata principalmente in relazione a guerre, migrazioni o crimini.

  • Genere: presente solo nell’8,2% delle notizie, con prevalenza di crimini violenti.

  • LGBT+: praticamente assente (0,4% delle notizie).

Al contrario, contenuti seriali e digitali si mostrano più inclusivi, con narrazioni realistiche e intersezionali, capaci di ridurre pregiudizi e favorire l’identificazione con personaggi diversi.

Esempi di media che generano riflessione

Film come C’è ancora domani, Bohemian Rhapsody e Perfetti sconosciuti, e serie tv come Doc – nelle tue mani, L’amica Geniale e Sex Education hanno stimolato riflessione su patriarcato, diritti LGBTQ+ e relazioni interpersonali. Tra i programmi tv, talk show come Che tempo che fa e Propaganda Live, eventi sportivi e talent show hanno avuto un impatto significativo, soprattutto sui giovani.

Evoluzione dei contenuti di intrattenimento

I prodotti di intrattenimento italiani mostrano progressi nella rappresentazione di LGBT+ e Genere, ma altre aree, come Etnia, Disabilità e Aspetto fisico, restano carenti o stereotipate. I contenuti digitali emergono come spazi più inclusivi grazie alla pluralità di voci e alla possibilità di auto-rappresentazione.

La richiesta del pubblico

Il pubblico, soprattutto under-35, cerca attivamente contenuti inclusivi: il 46% seleziona consapevolmente contenuti che parlano di inclusione, e solo il 9% si dichiara infastidito. L’esposizione a contenuti di qualità aumenta la capacità di distinguere narrazioni corrette da quelle frettolose o sensazionalistiche.

la ricerca completa 

I Diversity MediaAwards 2025

Nel 2025 i Diversity Media Awards compiono dieci anni. Dieci anni in cui sono state premiate oltre 100 produzioni cinematografiche, televisive, radiofoniche, digitali, assegnati oltre 30 Premi stampa ed eletti in ogni edizione i Personaggi e i Creator dell’anno, per riconoscere e celebrare la miglior produzione culturale italiana, quella capace di rappresentare in modo corretto e inclusivo la diversità, restituendo un racconto della società più autentico.

Nato come un evento fisico a Milano, trasmesso più volte anche in tv, prima su Real Time e successivamente su Rai1, in occasione del decennale i Diversity Media Awards cambiano forma e inaugurano un nuovo format, con la conduzione di Aurora Ramazzotti, Guglielmo Scilla e Pierluca Mariti.

A decretare la vittoria, come sempre, il pubblico stesso, che dal 1° ottobre potrà votare online per eleggere i propri prodotti e personaggi preferiti, al link www.diversitymediaawards.it

L’evento è realizzato da Fondazione Diversity ETS in collaborazione con Show Reel Agency e ha ricevuto il Patrocinio del Comune di Roma.