“Grazie a Udicon il 5G non sarà più solo uno slogan. Sul mercato c’erano offerte pubblicizzate come 5G ma con velocità degne degli anni ’90, inferiori a 10 Mbps. Una distorsione che ingannava i consumatori che si ritrovavano a navigare come ai tempi dell’ADSL e minava la fiducia nella nuova tecnologia. Abbiamo segnalato da subito questa anomalia e proposto un sistema di bollini simile a quello adottato per la fibra. Oggi la nostra proposta è realtà ed è stata accolta anche nella valutazione finale dell’Autorità”. Lo afferma Martina Donini, Presidente nazionale Udicon (Unione per la Difesa dei Consumatori), commentando la Delibera di Agcom.
“Il 5G non può essere utilizzato come leva commerciale a prescindere dalle reali caratteristiche del servizio. Finalmente – prosegue Donini – sarà possibile distinguere in modo chiaro tra un’offerta di qualità e un prodotto che di 5G ha solo il nome. Invitiamo i cittadini a verificare il bollino prima di sottoscrivere un’offerta: è uno strumento semplice, ma fondamentale per evitare scelte inconsapevoli. Positiva è anche l’introduzione di nuove regole per il contrasto allo spoofing e alle chiamate indesiderate. Negli ultimi mesi abbiamo assistito a una crescita esponenziale di chiamate truffaldine, sinonimo di seccature e frodi, spesso mascherate da numeri di banche, enti pubblici o forze dell’ordine. Abbiamo chiesto che gli operatori siano tenuti a verificare e bloccare queste comunicazioni alla fonte”.
“L’adozione di misure tecniche obbligatorie di blocco automatico per i numeri contraffatti è un passo necessario per ricostruire la fiducia degli utenti nelle comunicazioni vocali. Il mercato deve tornare a essere un luogo di scelte libere, chiare e comprensibili. E noi saremo sempre dalla parte di chi vuole sapere cosa sta davvero acquistando”, conclude.