Hai una vasta esperienza nella gestione di clienti e progetti globali. Come coltivi e mantieni la creatività all’interno di un team internazionale e diversificato? Quali sono le sfide più urgenti di oggi?
“Gestire brand globali e relazioni con i clienti è sia un privilegio che una grande responsabilità, soprattutto quando quei brand hanno alle spalle decenni, o addirittura secoli, di storia. Questo patrimonio porta profondità e significato al nostro lavoro, ma al tempo stesso alza l’asticella su come ci presentiamo sia creativamente che operativamente. I clienti globali di oggi cercano creatività e contenuti su larga scala. Si aspettano coinvolgimento e rilevanza culturale attraverso esperienze personalizzate. Vogliono rimanere all’avanguardia nella trasformazione digitale, raggiungendo al contempo un’eccellenza operativa che consenta al marketing di essere eseguito in modo efficiente ed efficace. Per soddisfare queste aspettative, attingiamo a una rete internazionale e diversificata di talenti creativi di alto livello. Questa collaborazione globale ci assicura non solo di condividere le best practice, ma anche di infondere una prospettiva globale e al tempo stesso una sensibilità locale in tutto ciò che facciamo. Nell’attuale rinascimento del marketing, le sfide più urgenti includono la rapida evoluzione della tecnologia, la democratizzazione della creatività (poiché consumatori e opinion leader sono diventati essi stessi creatori), l’erosione della fiducia dei clienti nei confronti di molti brand e l’aumento dei costi del marketing e del business. Il nostro ruolo è aiutare i clienti a navigare in queste sfide offrendo idee capaci di generare impatto e trasformazione su larga scala, attraverso il giusto mix di talenti, sistemi e intelligenza culturale”.
La creatività è ancora un fattore di differenziazione per i gruppi di comunicazione? E per WPP?
“La creatività è, e sarà sempre, il nostro core business. Non operiamo nell’intelligenza artificiale, nei dati o nelle nuove tecnologie fine a sé stesse. Il nostro business è la trasformazione del marketing, e al cuore di questa trasformazione ci sono la creatività e le idee coraggiose. Ciò che ci distingue è il modo in cui colleghiamo queste idee alla tecnologia e all’intelligenza—usando AI, dati e piattaforme non come sostituti, ma come amplificatori. Questi strumenti ci permettono di scalare le idee più velocemente, raggiungere un pubblico più ampio e coinvolgere in maniera più profonda. Quando la creatività si unisce a tutte le risorse a nostra disposizione, è allora che accade la vera magia. Quindi sì, la creatività resta il principale elemento di differenziazione per il nostro settore e per WPP. È ciò che ci definisce, ci motiva e ci distingue in un mondo in continuo cambiamento”.
L’AI è un partner creativo o uno strumento di efficienza?
“L’AI spesso riceve una cattiva pubblicità, di solito da chi non ne comprende pienamente il potenziale. In realtà, l’AI è sia un partner creativo che uno strumento di efficienza. Ci aiuta a sviluppare e produrre idee più incisive, più rilevanti e più personalizzate che mai. Quando l’AI è allenata sul pensiero strategico e su insight profondi, diventa un potente abilitatore della creatività, non un suo sostituto. Può agire come co-pilota strategico, potenziando l’ideazione, sbloccando nuove possibilità e accelerando il percorso dal concetto all’esecuzione. Naturalmente, l’AI porta anche efficienza e non è qualcosa da temere. Maggiore efficienza significa avere più tempo da dedicare a lavori ad alto valore e impatto e meno a compiti ripetitivi. L’AI non sostituirà mai il cuore della nostra industria: immaginazione, visione e storytelling umani. Ma come collaboratore, partner di confronto e moltiplicatore di forze, ha il potenziale di elevare tutto ciò che facciamo. La chiave è adottarla con intenzionalità e migliorare costantemente il modo in cui la utilizziamo”.
Essere ‘pagati’ per la creatività è sempre più difficile, come si puòtrasmetterne il valore ai clienti? È possibile misurarne l’impatto in modo tangibile per contrastare questa tendenza alla svalutazione?
“Oggi più che mai i clienti alle agenzie partner chiedono idee trasformative. Si aspettano partner creativi e strategici in grado di proporre nuove idee e strategie che generino crescita misurabile. Al centro di tutto ciò c’è la creatività.Credo anche che la nostra industria si stia gradualmente spostando da un modello basato sul tempo e le risorse a uno focalizzato sui risultati. Questo cambiamento ci richiederà di sviluppare sistemi e framework di misurazione migliori per dimostrare chiaramente il valore della creatività, perché è così che saremo compensati in modo equo. Implica che clienti e agenzie collaborino in partnership, allineati su obiettivi e metriche. Il futuro appartiene a chi opera in modo diverso e più semplice. Il successo non verrà dall’essere più rumorosi o più grandi, ma dall’essere più intelligenti, con modelli operativi snelli, un portafoglio di soluzioni semplificato e una migliore integrazione tra tecnologia e creatività per garantire un’erogazione fluida end-to-end. Siamo fondamentalmente un business fatto di persone, significa che dobbiamo guidare con un approccio ‘people-first’e ‘culture-first’. Entrambi sono motori essenziali di crescita, non solo per i nostri clienti, ma anche per i nostri team e per la nostra organizzazione”.
di monica lazzarotto
Chi è Sasan Saeidi
è Global Chief Business Officer di VML, dove guida lo sviluppo del business e le partnership con i clienti a livello mondiale, con particolare attenzione alla trasformazione e alla crescita. È inoltre presidente della IAA, impegnato a promuovere il progresso del settore e la diversità. Con oltre 20 anni di esperienza internazionale alla guida di grandi brand, è un leader riconosciuto nelle relazioni con i clienti e nella gestione dei team. Al di fuori del lavoro, ama il design d’interni, la moda e la storia; di recente ha conseguito un master in Intelligenza Artificiale e Machine Learning a Oxford. È anche appassionato di basket e adora trascorrere il tempo con i suoi due figli.