Ne è convinto Alberto Coperchini, Global Media Vice President Gruppo Barilla, nonché presidente di questa prima edizione degli Effie Awards italiani, in programma per il prossimo novembre. Insomma seppur mantenendo specializzazioni diverse, dati e creatività vanno a braccetto, con la creatività a svilupparsi sempre più sulla base dei numeri. E non potrebbe essere altrimenti visto il peso che risultati e performance hanno nell’allocazione dei budget.
Che per Barilla continuano a premiare per il 75% la tv, con un 20 al digital e il resto spalmato. Cresce a doppia cifra l’impegno nel social. Almeno in questo 2018, visto che per il 2019 i piani non sono ancora stati fatti. In termini creativi, invece, nessun cambio di partnership all’orizzonte. Già all’opera per le prossime campagne, da Barilla (l’operazione Federer con JWT ITALIA sta dando grandi soddisfazioni, al lavoro per nuove puntate e spot) a Mulino Bianco.
Talune grandi aziende si portano il programmatic in casa, che ne pensa?: “Dipende dal tipo di business. Noi operiamo worldwide con piattaforma omd (OMNICOM MEDIA GROUP). C’è comunque anche già un’ondata di ritorno, con realtà che avevano portato all’interno che valutano l’efficienza della soluzione. I costi, infatti sono elevati. E l’obsolescenza tecnologica veloce”.
