Mercato

Coop Alleanza 3.0: arriva la Gaza Cola. Comunque la pensiate, il coraggio dell’autenticità

Arriviamo tra un attimo alla notizia, ma ad anticiparla un commento necessario. Nessuna presa di posizione sul tema, quanto il plauso al coraggio che un’azienda dimostra nell’essere fedele ai valori che professa, indipendentemente dagli interessi del marketing
Cola Gaza

Insomma, lo diciamo sempre, il valore dell’autenticità. Il coraggio di prendere posizione e di indirizzare opinioni, anche a costo di ‘perdere clienti’. Questo ci piace della scelta Coop, soprattutto in tempi in cui seguire i risultati tattici diventa strategia, bello che ci siano realtà che fermano il flusso, che agiscono secondo un loro credo. Fermo restando che il tema oggetto della decisione è complesso e articolato e dovrebbe comunque prescindere da polarizzazioni, quanto piuttosto sollecitare al senso di una riflessione che la nostra contemporaneità deve sentirsi chiamata a fare. Ci stiamo abituando a tutto. Al controsenso, all’incoerenza, alla violenza, persino alla guerra. Crescita, business, efficienza, potere. Ma non va bene. E chi fa comunicazione può fare la sua.

La notizia

Coop Alleanza 3.0 ha deciso di rimuovere dai propri punti vendita alcune referenze di provenienza israeliana – tra cui arachidi, salsa tahina e dispositivi a marchio Sodastream – in segno di protesta contro le violenze in corso nella Striscia di Gaza e il blocco degli aiuti umanitari imposto dal governo israeliano.

La posizione della cooperativa – già nota per l’impegno su temi etici – si è rafforzata nelle ultime settimane, anche a seguito di un rapporto redatto dalla Commissione Etica interna e discusso in consiglio d’amministrazione. A rafforzare il percorso, il contributo attivo di soci e socie mobilitati per la causa palestinese, intervenuti all’assemblea generale del 21 giugno scorso.

La campagna Coop For Refugees

Coop insieme alla rimozione dei prodotti, ha aderito alla campagna nazionale ‘Coop For Refugees’ e ha scelto di inserire nei propri assortimenti – fisici e online – la Gaza Cola, una bibita 100% palestinese nata da un progetto imprenditoriale che destina i proventi alla ricostruzione di un ospedale nella Striscia. Una presa di posizione chiara, che combina atti concreti, partecipazione della base sociale e un uso mirato della leva commerciale per esprimere solidarietà civile.