Youmark

Comunicazione, cosa significa quando nemmeno ci si accorge che un commercial italiano è tra i migliori di questo secolo? Peggio, quando ci si rende conto che la nostra creatività potrebbe, ma nessuno, salvo rare eccezioni, osa? E’ ora di tirare fuori gli artigli. Deve essere il sistema a voltare pagina. Abbiamo bisogno di manager con le palle

‘Licenza poetica’ tutta di youmark. Non se ne abbia a male nessuno, ma quando si sentono le storie di chi ha superato l’asticella della mediocrità, è ovvio rilevare come alla base di tutto ci siano visione, determinazione, coraggio. Perché è inutile, senza si brancola nel mucchio.

Ma partiamo dalla notizia. Peugeot 206, The Sculptor, dell’allora Euro RSCG MCM, Milan, oggi Havas Worldwide Milan, è tra i 20 più bei commercial del 21° secolo, secondo la classifica Gunn Report, stilata sulla base di un giudizio popolare, con migliaia di voti arrivati da tutto il mondo, che hanno scelto da una lista di 30 candidati selezionati in base ad altre graduatorie.

Soddisfazione, dunque. Amarezza, al contempo, perché quando in gioco c’è la valutazione di un picco creativo da podio, i casi si contano nelle dita di una mano. E il fatto non dispiace solo per l’importanza che i premi rivestono per mercato della comunicazione e comunità creativa, soprattutto perché, in pochi sembra abbiano capito che la creatività fa vendere, è efficace per il business. Oggi, per assurdo, ancora più di ieri, con il proliferare di media e touchpoint. E siccome il nostro paese dimostra che se vuole è capace di competere ai massimi livelli, perché non unirsi, tirare fuori gli artigli e tornare a brillare?

Come, infatti, ascolterete dalle parole di Giovanni Porro, Direttore Creativo Esecutivo Havas Worldwide, non basta il talento. C’è bisogno di persone che a esso si affidino. Di manager illuminati, che sappiano andare oltre l’ovvio, che sappiano rischiare affermando la propria visione.

Così, se possiamo fare un augurio al nostro mondo, è che il 2016 faccia del coraggio il proprio motto. Sapendo che i risultati arrivano se si fa sistema. Se si investe in cultura, formazione, informazione. Se si torna a rimettere la creatività al centro. Perché è la vera forza del nostro paese. Basta scimmiottare modelli altrui, concentriamoci nel potenziale creativo che da sempre abbiamo ma che se non trova terreno fertile rischia di addormentarsi nel letargo di una mediocrità standardizzata, che uccide ogni passione.

Il tutto complimentandosi con chi ha iniziato a provarci, sul serio. Bravi IF! e Iab Forum.

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