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Legge 194 e le polemiche sullo spot ‘LEI E’, HUB09: “Informare sui diritti non è ideologia”

In risposta alle recenti polemiche sollevate da Pro Vita riguardo la campagna sociale LEI È patrocinata da Pubblicità Progresso, HUB09 BRAND PEOPLE ribadisce in una nota la natura informativa dell’iniziativa realizzata pro bono.

“LEI È non promuove ideologie, ma ricorda semplicemente l’esistenza di leggi dello Stato italiano a tutela delle donne. Tra queste, la legge 194 che garantisce la libertà di scelta sulla maternità, l’articolo 37 della Costituzione sulla parità salariale e il Codice Rosso per la protezione di chi denuncia violenze. Riteniamo che chiedere la sospensione di uno spot che si limita a citare leggi vigenti rappresenti un paradosso democratico. L’informazione sui diritti costituisce un servizio pubblico essenziale, non propaganda. Come agenzia, siamo orgogliosi di aver contribuito a una campagna che supporta la consapevolezza femminile sui propri diritti. Continueremo a sostenere LEI È e il suo fondamentale messaggio: conoscere i propri diritti è il primo passo per vederli rispettati”, dichiara il founder Marco Faccio.

“Chiediamo alla RAI di sospendere immediatamente la messa in onda dello spot diffuso dalla Fondazione Pubblicità Progresso in vista dell’8 marzo, che in una superficiale manciata di secondi promuove ideologicamente l’aborto come una ‘libertà’ della donna omettendo del tutto i limiti e le serie questioni bioetiche, giuridiche e sanitarie poste dalla stessa Legge 194 e comunque implicate in quella che resta a tutti gli effetti la soppressione di una vita umana inerme e innocente”, così è intervenuta Maria Rachele Ruiu, portavoce di Pro Vita & Famiglia onlus, in merito allo spot andato in onda su diversi canali televisivi.