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Cambia la relazione tra Media e Consumatori: più informazione per un lettore-protagonista concentrato sulla soddisfazione dei suoi bisogni personali

Individui più consapevoli della propria identità e dei propri bisogni che vogliono affrontare il futuro da protagonisti, comprendere, partecipare e desiderano una relazione vera e soddisfacente con il mondo esterno: il desiderio di informazione, strumento principe della partecipazione, è aumentato e in un anno il tempo dedicato a informarsi su tutti i mezzi nel giorno medio è passato da 99 a 106 minuti.

Si ricerca un’informazione chiara, semplice, utile, con un cambio di priorità nei contenuti: si prediligono informazioni utili alla persona, informazioni di partecipazione, mentre c’è un basso interesse per politica, economia e finanza.

E’ il principale riscontro della ricerca realizzata da Eumetra MonteRosa presentata da Remo Lucchi, Presidente Advisory Board, in occasione del quinto appuntamento di#AssorelIncontri dal titolo ‘La relazione tra Media e Consumatori: aspettative e riscontri di mutati approcci e comportamenti’.

Organizzato da Assorel a Milano l’incontro ha offerto lo spunto per un’analisi dello scenario che ha portato ai recenti accadimenti economico-politici e di come questi, uniti alle nuove modalità e ai nuovi strumenti di fruizione, impattino sull’approccio all’informazione da parte dei consumatori.

Viviamo un’epoca dominata dalla contrapposizione tra ‘Io’ e gli ‘Altri’. In un senso primordiale è anche comprensibile: ciascuno – per se stesso – viene in modo naturale prima degli altri. Peraltro in momenti complessi, e culturalmente depressi – come è stata la nostra storia degli ultimi decenni – la contrapposizione può assumere, e ha assunto, anche forme violente, ostacolo di una qualsiasi evoluzione. ‘Io’ ha una componente molto maschile, di centratura su se stessi, e di ‘Destra’, ‘Altri’ ha invece una componente molto femminile, di centratura sugli altri, di positività di un pensiero multitasking, portatore di un contributo concreto al cambiamento e più di ‘Sinistra’, secondo la teoria di Remo Lucchi. Per una serie di accadimenti evolutivi, contemporanei e molto importanti – quali la crescita dell’istruzione, il ruolo sempre più sociale della donna, l’avvento dei social –  la contrapposizione tra le due componenti della vita – ‘Io’ e gli ‘Altri’ – ha cessato di esistere, e dalla contrapposizione si è passati alla complementarietà: l’una dimensione ha sempre più bisogno dell’altra per continuare a vivere. Questo ha modificato profondamente anche le modalità degli individui di rapportarsi al sistema mediale.

La ricerca di Eumetra, giunta alla terza edizione, è stata condotta con il metodo CAWI su un campione rappresentativo di 3.000 italiani, dai 18 anni in su, fruitori del web. Sono stati analizzati tutti i media: tv, go tv, radio, quotidiani e periodici (cartacei, in versione digitale, siti), blog, social network, motori di ricerca. E oltre alle logiche fruitive dei media sono state prese in esame le tensioni emozionali e gli atteggiamenti.

Dall’indagine emerge che il tempo dedicato all’informazione in rete ha eguagliato il tempo trascorso sui media classici, tra i quali la tv mantiene il primo posto nella graduatoria, compensando la lieve contrazione di radio e stampa.  Sui siti degli editori aumenta la penetrazione settimanale, ma le frequenze diminuiscono, cedendo spazio alle piattaforme minori.

La popolazione non è più una massa acritica, ma è costituita da individui secolarizzati e conseguentemente centrati su ciò che la vita può dare nell’hic et nunc. Si tratta di un fenomeno esploso negli ultimi 10 anni e che continuerà per altri 5-7 anni. Alle aziende viene richiesto un approccio trasparente, orizzontale, etico. Sempre di più sul mercato saranno vincenti le imprese che sapranno cogliere le istanze prima che queste vengano razionalizzate.

In questo contesto si assiste a una riformulazione degli obiettivi della vita, più focalizzati sul senso pratico delle cose. I grandi temi che caratterizzano il nuovo progetto di vita si aggregano attorno a tre pilastri che devono convivere armonicamente: 1. Star bene con se stessi, nel corpo e nella mente; 2. Star bene con gli altri, con relazioni caratterizzate solo da positività e reciprocità; 3. Vivere in un ambiente ecologicamente protetto, e dotato di servizi e sicurezza.

“Dietro l’apparente positività della ricerca di un nuovo benessere dell’individuo, fondato su questi tre pilastri, l’aumentato desiderio di informazione è legato al bisogno di raggiungere il benessere personale in riferimento a: salute, lavoro, risparmi, alimentazione, tempo libero, tecnologia, cultura. Politica, economia e finanza interessano in modo molto marginale il nuovo protagonista dell’informazione, cha ha una scolarizzazione molto bassa”, dichiara nella nota Remo Lucchi (nella foto). E’ una fotografia dell’Italia di oggi.