Il fotografo e regista norvegese Sølve Sundsbø, noto per le sue immagini oniriche e l’uso di tecnologie all’avanguardia, racconta così il suo approccio al Calendario Pirelli 2026, un progetto che nasce dalla connessione tra l’essere umano e la natura: “Amo l’idea romantica esplorata dai pittori del XIX secolo, quella relazione profonda tra uomo e ambiente. Credo che il mistero, la passione e il nostro rapporto con il tempo e lo spazio siano fondamentali”.
Il concept del Calendario si basa sugli elementi naturali – terra, acqua, aria, fuoco ed etere – ma non in senso letterale. “Non parlo di terra, vento o fuoco come concetti puri, ma come strumenti per riscoprire le nostre origini”, aggiunge.
Le fotografie sono state realizzate tra studi a Londra e New York e location all’aperto nel Norfolk e nell’Essex, integrando elementi naturali come tramonti, nuvole e fiori freschi. Il cast internazionale include donne tra i 30 e i 70 anni provenienti da cinema, musica, moda e sport, tra cui Tilda Swinton, FKA twigs, Isabella Rossellini, Venus Williams, Susie Cave, Luisa Ranieri, Gwendoline Christie, Irina Shayk, Du Juan, Eva Herzigová e Adria Arjona. Sundsbø sottolinea l’importanza di lavorare con donne esperte e mature, capaci di interpretare liberamente il loro elemento e sentirsi a proprio agio davanti alla macchina fotografica.
Ogni set combina creatività e sicurezza: per esempio, il fuoco dietro Venus Williams è stato filmato separatamente e poi proiettato, mentre Tilda Swinton è stata ritratta in una piccola foresta magica ricreata in studio. La collaborazione con team di fiducia, tra cui stylist Jerry Stafford, costumista Stevie Stewart, hairstylist e make-up artist di Londra e New York, oltre ai direttori della fotografia Benoît Delhomme e Tristan Sheridan, ha permesso di trasformare ogni scatto in un’esperienza cinematografica e visivamente intensa.
Per Sundsbø, realizzare il Calendario Pirelli è “come ricevere un premio da meritare”, un riconoscimento dell’onore e della responsabilità di entrare in un pantheon di fotografi celebri, pur con la libertà di esprimere la propria visione poetica ed emotiva.