In Italia, oggi, l’uso di droghe tra i giovani sta crescendo a un ritmo allarmante. Eppure, allo stesso tempo, sta emergendo una tendenza più positiva: la partecipazione culturale tra questa stessa fascia di età sta aumentando.
Questa doppia realtà ha costituito il punto di partenza per STUPEFACENTE, una campagna realizzata dall’associazione fittizia italiana FuoridiCultura con l’obiettivo di creare conversazioni su come prevenire l’uso di droghe attraverso il potere trasformativo della cultura. La campagna si basa su un’idea forte: per molti giovani che vivono in ambienti vulnerabili o isolati, le droghe possono sembrare l’unica via d’uscita. Ma la cultura, in tutte le sue forme, offre una strada diversa. Una via fatta di bellezza, creatività e la possibilità di reinventare il futuro. Arte, musei, tecnologia: non sono semplici passatempi, possono diventare antidoti.
Il titolo STUPEFACENTE gioca su un doppio senso italiano: da un lato si riferisce infatti alle sostanze stupefacenti, dall’altro a qualcosa di sorprendente o straordinario. La campagna dà vita a questa dualità usando l’intelligenza artificiale per remixare capolavori classici in immagini surreali, oniriche e quasi intoxicanti, che però sono create dall’arte e non da sostanze. Ogni immagine sembra un’illusione, una visione stranamente affascinante. Ma invece di derivare dalle droghe, è la fantasia, la creatività e il patrimonio culturale dell’umanità a fare da leva. Il messaggio forte è questo: non c’è bisogno di sfuggire con le droghe quando si può trovare un’uscita attraverso l’arte.
