Si chiama Tom Quinn, ma potete chiamarlo pure Mister Palma d’Oro. Uno degli ospiti più importanti del Biografilm Festival, che va in scena Bologna dal 6 al 16 giugno con la direzione artistica di Chiara Liberti e Massimo Benvegnù, ha vinto le ultime sei Palme d’Oro di Cannes consecutive. “Forse abbiamo il più grande distributore cinematografico di tutti i tempi. Speriamo che ci insegni come si fa” ha spiegato il Direttore Artistico. Ma i motivi di interesse per seguire questo festival sono molti. Dal suo taglio particolare, dedicato alle “vite” delle persone, alla sua attenzione all’inclusione e alla sostenibilità, al modello di business particolare, che vede fondi pubblici e sponsor privati e motivati insieme, fino a una linea editoriale che punta a raccontare anche il presente, e la sua drammaticità, ma in modo particolare. Per finire, anzi per iniziare, dai tanti ospiti di questa ventunesima edizione: Joshua Oppenheimer, George MacKay, Gianluca e Massimiliano De Serio, Teemu Nikki, Cristiano Godano, i Modena City Ramblers, Michael Shanks, Raoul Peck, Radu Jude, Maurizio Nichetti, la banda Rulli Frulli e Francesca Andreoli, la produttrice di Vermiglio, uno dei grandi successi cinematografici della stagione.
I grandi protagonisti: Maurizio Nichetti e Francesca Andreoli
Il protagonista assoluto di questa edizione è Maurizio Nichetti, regista, sceneggiatore, produttore, attore, mimo, vincitore di un David di Donatello e tre Nastri d’argento, esploso nel 1979 con Ratataplan, opera prima low budget divenuta cult: a Biografilm ci sarà, in anteprima mondiale il documentario su di lui, Nichetti quantestorie di Stefano Oddi. Nichetti riceverà il Celebration Of Lives Award. È interessante anche la presenza della produttrice del momento: la presidente della Giuria Internazionale sarà Francesca Andreoli, vincitrice ai David di Donatello del premio Migliore Produttore per Vermiglio di Maura Delpero, produttrice di film come Lazzaro felice, L’Intrusa e Per Lucio, e cofondatrice della società di produzione Cinedora.
Nel nome di Orwell
Il festival sarà aperto da un film molto interessante, Orwell: 2+2=5 del documentarista haitiano Raoul Peck, che esplora la genesi di 1984 attraverso un montaggio innovativo, rivelando la forza visionaria di Orwell e la sua inquietante attualità. “Orwell è un bene prezioso” ha commentato Massimo Benvegnù. “Spesso ci dimentichiamo che ci aveva già dato tutti gli elementi per capire i totalitarismi. Il film racconta la sua vita, i suoi libri, e come oggi viviamo in un mondo orwelliano dove la realtà viene manipolata a piacimento. Parla anche di due politici italiani, di cui uno al governo…”
Il fil rouge di Biografilm: raccontare la militanza e i militanti
Orwell e il discorso sui totalitarismi di permette di introdurre la linea editoriale del Biografilm di quest’anno, il fil rouge che unisce alcuni film del festival. “Abbiamo scelto di non puntare su una cronaca delle grandi disgrazie del mondo di oggi perché i telegiornali ne sono pieni” ha spiegato il Direttore Artistico. “Abbiamo puntato su molti film che parlano di militanza e di militanti, cioè cosa fare davanti a quelle immagini. The Encampments non è un film che parla di Gaza, ma di chi protesta per quello che sta accadendo a Gaza. Comrades è una piccola storia di 3 ragazzi di Bologna che hanno 18 anni e si iscrivono a Rifondazione Comunista. Dear Audience ci porta in Ucraina: non nel conflitto esterno, nella politica, ma nella quotidianità di due ragazze che vogliono fare le attrici. E non sanno se farlo a Bologna o tornare in Ucraina e fare lì il loro lavoro di artiste, perché forse lì è più importante”. “I totalitarismi esorcizzati nel film di apertura vorremmo che vedessimo il mondo in bianco e nero” continua. “Abbiamo deciso di non fare un festival in bianco e nero ma con tutti i colori del mondo. Gli artisti a cui ci affidiamo per leggere la realtà non lavorano tra bianco e nero. Il mondo non è una scacchiera: il mondo di Biografilm è un mazzo di fiori con molti colori”.
Tra pubblico e privato: un modello vincente
Ma si può leggere Biografilm Festival anche come un modello virtuoso di organizzazione, in cui pubblico e privato lavorano fianco a fianco per realizzare un progetto culturale di eccellenza. A partire dalla Regione Emilia Romagna, che finanzia con 470mila euro un festival dove sono presenti 6 film promossi dalla Emilia Romagna Film Commission. La Regione ha aumentato da 5 a 10 i festival che sostiene, con 800 mila euro di investimento complessivo. “Stiamo dalla parte di chi crede che a partire dalle istituzioni pubbliche si debba sostenere la cultura e il cinema” ha ribadito nella conferenza stampa di Bologna Gessica Allegni, Assessore a Cultura, Parchi e Forestazione, Tutela e valorizzazione della biodiversità e Pari opportunità della Regione, con un riferimento preciso a un governo che invece sta facendo mancare il sostegno al mondo del cinema. Biografilm è sostenuto anche dal Comune di Bologna, rappresentato da Daniele Del Pozzo, Assessore alla Cultura del Comune di Bologna. “Le sfide del presente sono accessibilità, sostenibilità ambientale, partecipazione, dialogo con le nuove generazioni” ha spiegato. “Questa azione di portare il mondo e Bologna e riconoscere la ricchezza e le contraddizioni che questo comporta è coraggioso”.
I brand partner del Biografilm: Hera e BPER
Il privato al festival è rappresentato da due brand partner da lungo tempo, che non solo sostengono l’evento ma ne sposano gli ideali. “Transizione ecologica, sostenibilità, crescita della comunità sono i nostri valori” ha spiegato Giuseppe Gagliano, Direttore Centrale Comunicazione e Relazioni Esterne Gruppo Hera. “E siamo vicini al festival anche perché sono stati certificati da Arpa come festival green, il primo festival in Italia. Della partnership con Biografilm fanno parte anche le sale brandizzate, il Biografilm Hera Theatre | Pop Up Cinema Arlecchino e il Biografilm Hera Virtual Theatre su MYmovies, e i premi Hera “Nuovi talenti”. BPER Banca è presente dando continuità a una sponsorizzazione di una banca poi entrata nel gruppo. “Creare connessioni, aprirsi, unirsi, è un valore che sentiamo parte integrante della nostra identità” ha spiegato Camilla Pedraglio, Responsabile External Relations di BPER. “Sosteniamo il cinema nella sua filiera industriale siamo contenti di essere parte di Biograbook, che chiude il cerchio su quello che facciamo da anni nella sponsorizzazione di molti premi letterari”.
Sky è main partner media
Sky Arte, Sky Cinema e Sky Documentaries sono Main Partner Media del Biografilm. In concorso ci sarà il documentario A Luci spente, prossimamente su Sky Documentaries. saranno presentati due titoli in onda su Sky Arte, presenti al Festival nella sezione Biografilm Art&Music: Womeness, docu-film scritto e diretto da Yvonne Sciò, che racconta le appassionanti vite di cinque donne, simbolo di femminilità, e Livio Garzanti. Il gran viziato – La Morale nascosta di un editore formidabile. Sabato 7 e domenica 8 giugno Sky Cinema Drama dedicherà la propria programmazione alla maratona Vite da film, una selezione dei film biografici per rivivere importanti pagine della Storia.
di Maurizio Ermisino