Trovare la prima opportunità lavorativa dopo la laurea può sembrare una sfida, soprattutto in Italia dove la competizione è alta, gli stipendi entry-level sono tra i più bassi in Europa e il fenomeno expat è in crescita.
Per aiutare i giovani professionisti a orientarsi in un mercato del lavoro complesso, LinkedIn mette a disposizione – attraverso il Barometro del primo impiego – una panoramica, pubblicata da LinkedIn Notizie, sui lavori, le funzioni aziendali, i settori e i job title in più rapida crescita per chi è agli inizi della carriera.
Italia ed Europa: i settori in crescita per i neolaureati
In Italia, come emerge dall’indagine condotta da LinkedIn su dati raccolti nel corso del 2024, i 5 settori in cui la richiesta di laureati magistrali è cresciuta sono:
- Formazione
- Servizi di alloggio e ristorazione
- Servizi finanziari
- Pubblica amministrazione
- Servizi amministrativi e di supporto
Rispetto ai vicini europei, la situazione in Italia è simile a quella spagnola, dove ritroviamo gran parte delle voci in classifica, pur in ordine di verso – e a quella francese, paesi in cui il turismo e la ristorazione costituiscono evidentemente un bacino in crescita che offre impiego ai neolaureati. In Germania, Paesi Bassi e Regno Unito invece sono aumentate, nel corso del 2024, le offerte di primo impiego in ambiti come il supporto ai consumatori e i servizi di assistenza sanitaria.
Ricerca, Informatica e Risorse Umane sul podio
Nel corso del 2024, in Italia, le funzioni aziendali per cui la domanda di neolaureati è cresciuta sono:
- Ricerca
- Informatica
- Risorse umane
- Vendite
- Marketing
- Amministrativo
- Operazioni
- Program e Project Management
Spicca, rispetto al resto dei paesi europei considerati nell’indagine, il primo posto della Ricerca, percorso ad alta specializzazione dove la domanda è evidentemente in crescita a fronte di un numero di neolaureati in magistrale ancora inferiore rispetto alla media europea.
Altra differenza sostanziale riguarda la seconda posizione – l’Informatica – che in Italia è sul podio ma non ritroviamo nelle prime otto posizioni in nessun altro paese europeo considerato (Spagna, Francia, Germania, Paesi Bassi, Regno Unito). Situazione simile per le Risorse Umane, presenti al 7° posto solo in Francia e assenti nel resto dei paesi. Mentre a crescere nel resto d’Europa, con particolare rilievo, è l’area dei servizi e della consulenza legale, grande assente in Italia.
Titoli professionali emergenti: il panorama italiano
A fronte di questo scenario ecco quali sono i titoli professionali in crescita per i neolaureati italiani (laurea magistrale):
- Ricercatore post-doc
- Ingegnere AI
- Responsabile vendite
- Specialista di supporto
- Psicologo
- Architetto
- Insegnante di inglese
- Specialista in salute, sicurezza e ambiente
- Ingegnere di sistemi
- Designer di interfacce utente
Il confronto con l’Europa
Il confronto con i principali paesi europei evidenzia percorsi differenti e talvolta complementari, soprattutto per quanto riguarda le nuove competenze in ambito tecnologico come l’intelligenza artificiale.
In Francia, le opportunità si concentrano in ruoli operativi e organizzativi, come Reservist, Event Coordinator e Camp Counselor, in linea con un mercato orientato ai servizi e alla gestione delle persone.
In Germania, prevalgono profili tecnici e amministrativi come Law Clerk, Artificial Intelligence Engineer (Ingegnere AI) e Communications Officer, riflesso di un’economia diversificata.
In Spagna, i laureati magistrali trovano sbocchi in ambiti creativi, tecnologici e educativi, con titoli come Art Assistant, Medical Sales Representative e Artificial Intelligence Engineer.
Nei Paesi Bassi ritroviamo l’Artificial Intelligence Engineer, al terzo posto dopo il Tax Consultant e l’insegnante di scuola elementare.
Nel Regno Unito, spiccano professioni legate al manifatturiero e ai servizi sanitari, come Manufacturing Technician, Customer Support Specialist e Clinical Pharmacist.
La domanda di competenze digitali e scientifiche si dimostra trasversale e in crescita in Europa, mentre l’Italia si distingue per l’alto posizionamento – tra i titoli professionali la cui domanda è in crescita – di profili accademici e di ricerca.
I consigli dagli esperti di LinkedIN
“Il mondo del lavoro è in costante evoluzione, con l’intelligenza artificiale e i modelli di lavoro ibrido che continuano ad alimentare il cambiamento. Per i giovani professionisti che muovono oggi i loro primi passi in questo scenario complesso, orientarsi può essere difficile, anche per la forte competizione, ma può anche contenere opportunità significative. I candidati che sapranno dimostrare flessibilità e agilità – e quindi capacità di adattarsi, cambiare, affrontare nuove sfide e apprendere – si distingueranno agli occhi dei datori di lavoro e dei recruiter” spiega nella nota Olga Farreras Casado, LinkedIn Career Expert.
Ecco i consigli degli esperti di carriera LinkedIn, per aiutare i giovani professionisti a spiccare:
Essere strategici nell’invio di candidature: Quando si cerca lavoro, la qualità conta più della quantità. Quasi la metà (48%) dei lavoratori in Italia afferma che è diventato più difficile ricevere un feedback da parte di un recruiter, e quasi 2 su 5 (36%) dichiarano di candidarsi per più posizioni rispetto al passato, ma di ricevere comunque meno risposte. A fronte di questo scenario, invece di inviare candidature a tappeto, è fondamentale diventare più strategici. La funzione Job Match di LinkedIn aiuta a individuare le posizioni che più si adattano alle proprie competenze e a capire, in pochi secondi, quanto il proprio profilo corrisponda all’offerta di lavoro.
Prendere confidenza con l’IA: La tecnologia è sempre più integrata in tutti gli aspetti del lavoro e più la si conosce, più si potrà utilizzarla a proprio vantaggio nella crescita professionale. È possibile migliorare le proprie capacità anche seguendo un corso LinkedIn gratuito, come Job Hunting for College Grads, How to Boost Your Productivity with AI Tools o The Step-by-Step Guide to Rock Your Job Interview (disponibili fino al 30 giugno).
La capacità di adattarsi è la migliore alleata dei candidati: Con l’integrazione dell’IA, le aziende cercano persone capaci di tenersi aggiornate sulle nuove tecnologie senza perdere il proprio tocco umano, tanto che le competenze interpersonali rimangono tra le più richieste (questo è un piccolo spoiler dall’indagine Skills on the Rise di quest’anno). La ricerca LinkedIn mostra che il 38% dei dirigenti di livello C-suite a livello globale sta dando priorità all’agilità nelle assunzioni entry-level – perciò, la capacità di aggiornare e ampliare le proprie competenze sarà fondamentale per il futuro.
Costruire la propria rete: fare networking, collegandosi con ex compagni di università, nuovi colleghi e amici, è importantissimo. Ampliare il network e interagire ogni tanto con i post su LinkedIn può aiutare a rafforzare le relazioni, a restare nella mente delle persone e ad aprire nuove opportunità, anche attraverso le referenze o le segnalazioni interne per nuove posizioni.
L’importante è il viaggio, non solo la meta: Il percorso verso il successo non è sempre lineare e potrebbe volerci del tempo per trovare la strada giusta – ed è perfettamente normale. Partecipare a eventi di networking, offrirsi volontari per progetti collaterali e cogliere l’occasione di prendere un caffè con qualcuno al di fuori del proprio team è importante. I professionisti che iniziano a lavorare oggi sono destinati a cambiare quasi il doppio dei lavori rispetto a chi ha iniziato 15 anni fa; quindi, non è un errore prendersi il proprio tempo, esplorare e avere fiducia nel processo.
Gli strumenti di LinkedIN per chi cerca lavoro
Oltre al Barometro del primo impiego, che offre ogni anno insight rilevanti per muovere i primi passi in maniera strategica, LinkedIn sta mettendo a disposizione di chi cerca lavoro diversi strumenti innovativi:
Ricerca potenziata dall’AI: LinkedIn sta ripensando il modo di cercare lavoro grazie all’intelligenza artificiale. Invece di partire da parole chiave (spesso ostiche o poco chiare per chi non è, ancora, del settore), è possibile descrivere ciò che si sta cercando con linguaggio naturale. L’IA comprende e interpreta il significato delle ricerche, restituendo i risultati più pertinenti.
Hiring insights: questi strumenti offrono maggiore trasparenza sugli annunci di lavoro, aiutando a candidarsi con maggiore sicurezza. Grazie alle verifiche, è possibile identificare rapidamente aziende affidabili e opportunità verificate e visualizzare i tempi medi di risposta di un’azienda.
Coaching e simulazioni di colloquio potenziati dall’IA: La nuova esperienza di AI consente agli abbonati Premium di esercitarsi nelle conversazioni professionali – ad esempio con colloqui simulati – su LinkedIn Learning, per presentarsi più preparati.
My Career Journey: Se si desidera cambiare percorso professionale o crescere nel proprio, è possibile richiedere un piano di apprendimento personalizzato che guiderà l’utente verso i propri obiettivi professionali tailor-made.