In Belgio è nata una nuova rivista, Payboy, una parodia provocatoria che richiama la celebre rivista maschile mondiale, ma con un obiettivo molto serio.
La pubblicazione è stata ideata da VML per Child Focus e lanciata il 18 novembre scorso, in occasione della Giornata europea per la protezione dei bambini contro lo sfruttamento e l’abuso sessuale. La rivista nasce per sensibilizzare sull’aumento del sextortion finanziario tra i giovani e per spiegare i meccanismi e i pericoli del ricatto online.
Il sextortion finanziario è un problema crescente: la maggior parte delle vittime sono ragazzi che vengono contattati online da presunti profili femminili attraenti. In realtà, questi account sono spesso gestiti da uomini o addirittura da gang criminali, che spingono i giovani a inviare foto nude e poi li ricattano chiedendo denaro, con minacce del tipo ‘Paga, o le tue foto finiranno online.’ Con Payboy, Child Focus vuole aiutare i ragazzi a riconoscere questi pericoli e a proteggersi.
La rivista gioca volutamente con il richiamo a Playboy, ma al posto dei contenuti seducenti mostra i profili falsi, le foto ingannevoli e i video manipolatori usati dai criminali per intrappolare i giovani. Gli articoli presenti su Payboy spiegano come prevenire e affrontare il sextortion finanziario, includono testimonianze di vittime e descrivono il modus operandi dei colpevoli, rendendo visibile un fenomeno spesso nascosto.
La campagna accompagna la rivista sui social media, tra TikTok, Snapchat e Instagram, e con la comunicazione DOOH. Alcuni influencer hanno ricevuto copie di Payboy e le stanno condividendo con i propri follower: per esempio, DJ Lost Frequencies ha invitato i suoi 1,4 milioni di fan a leggere la rivista. Tutti i materiali rimandano al sito payboy.be, pensato come punto di riferimento per i giovani.