Il lancio arriva in un momento di cambiamento profondo nel panorama digitale: nel 2024, l’utilizzo di strumenti come ChatGPT, Claude e Perplexity come alternativa ai motori di ricerca tradizionali è cresciuto del +700%, secondo The Wall Street Journal. Il traffico in uscita da questi assistenti verso altri siti è triplicato rispetto all’anno precedente (Semrush), segnalando un nuovo ruolo centrale delle AI nel funnel di informazione, scoperta e acquisto. Gartner stima che, entro il 2026, l’uso dei motori di ricerca classici potrebbe ridursi del 25%, spinto proprio dall’adozione massiccia di modelli linguistici generativi.
“Il modo in cui le persone cercano, scoprono e prendono decisioni online sta cambiando rapidamente, spostandosi sempre più verso le interfacce conversazionali. Con In-Chat Ads vogliamo offrire ai brand un modo nuovo per essere presenti in questo contesto, senza interrompere, ma accompagnando l’esperienza. È una risposta concreta a un cambiamento già in atto, che ridefinisce il rapporto tra utenti, tecnologia e comunicazione”, spiega nella nota Mattia Salvi, Ceo e Co-founder di Aryel.
Un nuovo canale media
In-Chat Ads è progettato per interagire in modo fluido con il linguaggio naturale, in ambienti dove l’utente si affida all’intelligenza artificiale per ottenere risposte, orientarsi e compiere scelte. La soluzione di Aryel funziona come canale media autonomo, in grado di leggere in tempo reale il prompt dell’utente, interpretarne il contesto e l’intenzione, e attivare inserzioni pubblicitarie rilevanti e coerenti con l’interazione in corso.
Il sistema si basa su un’infrastruttura proprietaria composta da:
- un motore semantico e predittivo che interpreta il contesto, l’intento e il potenziale valore commerciale della richiesta;
- un ad server integrato, capace di selezionare e distribuire in modo dinamico i formati più rilevanti;
- un network di distribuzione integrabile in app AI tramite SDK, pensato per garantire performance elevate e rispetto dell’esperienza utente.
Tutte le inserzioni sono chiaramente identificate come contenuti sponsorizzati e vengono posizionate a margine della risposta, senza alterarne il contenuto o il tono. Nessuna conversazione viene salvata o tracciata in modo permanente: Aryel utilizza un modello di targeting privacy-first, che legge solo le informazioni necessarie a garantire la pertinenza dell’annuncio in tempo reale.
“Adesso le persone possono muoversi dalla curiosità all’acquisto dentro una chat. Per questo abbiamo creato il primo formato interamente progettato per le Interfacce Conversazionali”, aggiunge Vincenzo Schifano, COO & Co-Founder, Aryel.
Il retargeting come leva strategica
L’interazione avviata all’interno di una chat AI non si esaurisce nel singolo scambio: Aryel ha sviluppato un sistema di retargeting integrato che consente ai brand di proseguire il dialogo oltre l’ambiente conversazionale. Quando un utente interagisce con un inserzione – cliccando, visualizzando o esplorando un contenuto – il sistema è in grado di attivare automaticamente campagne di follow-up attraverso inventory premium nell’open web.
Questa funzionalità permette agli inserzionisti di riconnettersi con un’audience ad alta intenzionalità, proprio nel momento in cui l’interesse è ancora fresco, trasformando un’interazione iniziale in un percorso coerente e misurabile. Le campagne possono essere personalizzate per adattarsi al comportamento registrato nella fase in-chat, con obiettivi che spaziano dal nurturing alla conversione.