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Altavia promuove ‘La Pentola dei Migranti’, progetto d’imprenditoria femminile che ‘integra’ culture a partire dal cibo. Csr? No, core business. Nessun comunicatore può prescindere dal legame con il territorio

Ne è convinto Paolo Mamo, presidente e ad Altavia Italia, da youmark nel merito intervistato ieri a Milano in occasione della presentazione del progetto ‘La Pentola dei Migranti’, insieme alla sua ideatrice Carin Eleonor Mc Donald Puzie e a Faiza Errais Borges, segretario Generale Positive Planet, realtà che, assieme ad Altavia, affianca la Cooperativa nello sviluppo economico e finanziario, nella comunicazione e nella costruzione delle relazioni per trasformare il progetto in una vera e propria startup.

La Pentola dei Migranti è una cooperativa di imprenditoria femminile, composta da donne di diverse nazionalità, che si presenta con un libro (edito da Corrado Tedeschi Editore, racconta come l’integrazione cominci proprio con il gusto) trasformatosi in impresa capace di coniugare l’esperienza di queste donne nell’ambito della cucina internazionale, con un approccio di diffusione del concetto di integrazione e di accoglienza a tutto tondo.

Insomma, un’opportunità concreta per valorizzare il talento e le capacità imprenditoriali e cooperative delle donne, in special modo delle migranti, ristabilendo simbolicamente la connessione con la terra e i suoi prodotti, ed evidenziando l’importanza del ruolo della donna come nutrice del pianeta.

Infatti, si ricercano e rielaborano piatti tradizionali di ciascuna cultura per creare proposte culinarie dal sapore diverso. Il progetto è l’allestimento di un’Ape Car attrezzata per la preparazione e distribuzione di cibo itinerante sul territorio urbano. Uno street food dal sapore diverso, che crea e offre proposte culinarie creative, elaborate con prodotti di base esotici, ma facilmente reperibili sul territorio, amalgamati con ingredienti mediterranei o interpretati con procedure finalizzate ad avvicinare il palato e il gusto degli italiani alle nuove consistenze, aromi e colori.

Questo progetto per realizzarsi ha bisogno di 65.000 euro. Chiunque può aiutare a sostenerlo.