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Al lavoro per l’edizione 2019 de ‘La giornata in festa dei bambini’. 8 partite di calcio, canti, balli, con costumi e coreografie ad hoc, coppe, medaglie e materiale didattico in premio. Soprattutto, si fa squadra. Italia-Senegal. Adulti-Bambini. In nome del divertimento, del piacere, del bello e pure della meritocrazia

L’applauso va tutto a Roberta Calzavara e Abdoulaye Faye, che insieme hanno connesso una squadra di 10 volontari italiani e senegalesi (nel video d’apertura alcuni momenti del lavoro di preparazione) per realizzare con loro il progetto, interamente autofinanziato. C’è l’allenatore, il coreografo, il sarto, il videomaker, la truccatrice, gli organizzatori, i camerieri (verranno servite per tutti i partecipanti merende con prodotti Made in Italy nei quattro giorni di prova e anche al pubblico durante la giornata del torneo) professori e preside.

In sintesi, un torneo di calcio che il 6 gennaio a Somone in Senegal, vedrà fronteggiarsi 8 squadre, per un totale di 108 bambini (suddivisi in due gruppi tra i 6-7 anni il primo, 8-13 il secondo).

Ma c’è molto di più. Intanto il coinvolgimento di altrettante bambine (135), impegnate in balletti e canti, con costumi e coreografie creati ad hoc, che debutteranno il giorno dell’evento, dopo 4 giorni di prove per tutte. E poi il senso, il valore da trasferire.

“L’obiettivo è creare un evento bello, divertente, spensierato. Però allo stesso tempo che sottolinei l’importanza dell’impegno, del merito, della collaborazione, della capacità di fare squadra, di partecipare a un obiettivo comune”, è il commento di Roberta, che prosegue: “non volevamo arrivare con valigie di giochi, materiale didattico, medicine, cibo, da dispensare così, in nome del bisogno. Inizio, grazie ad Abdoulaye, a conoscere questo paese e credo che serva far sentire quanto ricevere perché lo si è meritato faccia la differenza. Per questo ringrazio tutti coloro che qui e lì ci danno una mano. A partire dal preside della scuola di Somone, che collabora attivamente, selezionando i meritevoli. Ovviamente, non per capacità puramente sportiva, ma per voglia di esserci, di dare il proprio contributo, di appassionarsi e appassionare, credendoci”.

Ricordando che due anni fa Roberta e Abdoulaye avevano organizzato un simile evento sempre in Senegal ma a Guereo (eccone il video) ,

non ci resta che augurare a loro, a tutti i volontari e ai bambini che parteciperanno, in bocca al lupo. Ma soprattutto, augurarci che queste iniziative possano prosperare e riprodursi, contagiando. Siamo certi, infatti, che a cambiare il mondo siano cose così. Piccole, magari, ma semi di entusiasmo che se diffusi sanno diventare giganti che trainano le trasformazioni.