Come ci racconta Massimo Verrone, Direttore Creativo Esecutivo QUIQUEG, infatti, non solo sotto il profilo umano, ma anche di agenzia. Perché il lavoro qui è diventato corale, mettendo a terra un progetto che chiude la sua prima edizione, pronto ad iniziare la successiva, con il contributo di tutto il team, che si è impegnato per diffondere queste esperienze all’esterno creando un podcast, declinato anche in video e allargando a tutte le principali piattaforme social. “E’ basilare provare a fare delle cose, uscire dai percorsi già segnati. Per Quiqueg, che è una bottega creativa, questo è uno spazio sperimentale, senza finalità di business. Un progetto nostro, di brand e soprattutto di crescita”.
E anche i numeri sono arrivati
Visto che la nostra era è ammalata più che di profondità di numeri, partiamo con lo svelarvi quelli. Nonostante il tutto sia nato quasi per gioco, le visualizzazioni degli episodi toccano le 80.000, numero più che significativo. E ogni puntata mostra andamenti in crescita. Alcuni nomi intervenuti? Oscar Magi, magistrato del Tribunale di Milano, diventato famoso per aver decretato la sentenza del caso Abu Omar, e pure attore teatrale. Irene Barrese, scrittrice, autrice e podcaster, con il suo Funamboli, nato per raccontare il diabete dalla parte di una madre che scopre esserne affetto il figlio. Loris Fabiani, meglio conosciuto come Lunanzio, vincitore dell’edizione 2024 di LOL. Massimo Temporelli, fisico, scienziato, innovatore, creatore del Fab Lab.
Il valore di nutrirsi di altri mondi oltre alla comunicazione
“Penso che nutrirsi di storie, di esperienze che succedono fuori dal nostro mondo, sia essenziale, anche sapendole magari poi rimettere in circolo. Una delle ragioni per cui scegliamo un ospite piuttosto di un altro è proprio il tipo di deviazione che la sua storia ha avuto. Perché sono quelle torsioni che le rendono originale e ispirante”.