Il fotografo, 81 anni, viveva da tempo a Parigi e dal 1990 aveva smesso di ritrarre le persone concentrando la sua attività sull’impegno sociale, sulle priorità ambientali e sulla sostenibilità.
“Laurent Petitgirard, segretario perpetuo, i membri e i corrispondenti dell’Accademia delle belle arti annunciano con immensa tristezza la morte, venerdì 23 maggio all’età di 81 anni, del loro confratello Sebastião Salgado”, ha scritto l’Accademia, che lo aveva eletto nel 2016 tra i suoi.
“La mia fotografia è un atto di testimonianza. È un modo per dire: io c’ero. E questo è ciò che ho visto”, diceva del suo lavoro.
Tra le sue mostre più famose Genesi, viaggio fotografico nei cinque continenti per documentare, con immagini in bianco e nero, la bellezza del nostro pianeta, e quella dedicata all’Amazzonia. Sei anni trascorsi fotografando la foresta, i fiumi, le montagne e le persone che vi abitano. Più di 200 scatti che mettono in evidenza la fragilità di questo ecosistema, mostrando che nelle aree protette dove vivono le comunità indigene la foresta non ha subito quasi alcun danno, invitando a vedere, ascoltare e a riflettere sulla situazione ecologica e la relazione che gli uomini hanno con essa.