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Quanto inquinata è la zona dove vivi? A Londra con AMV BBDO puoi scoprirlo e pagare meno la casa

Al via a Londra una nuova campagna, per richiedere un’azione potente sull’inquinamento atmosferico, che rivela sui cartelloni pubblicitari alcune delle aree della città con i più alti livelli di tossicità nell’aria.

Il Central Office of Public Interest ha lanciato uno strumento, finanziato dai cittadini, che classifica i livelli di inquinamento per indirizzo attraverso un sistema simile alle classificazioni energetiche fornite dalle proprietà. Su AddressPollution.org, gli utenti possono inserire il loro codice postale e ottenere un rapporto gratuito sui livelli medi annui di inquinamento della loro zona, insieme agli eventuali costi sanitari o finanziari associati. Le persone possono, inoltre, firmare una petizione sul sito web per richiedere un’azione da parte del governo, con punti d’azione specifici suggeriti per ciascun deputato e consiglio locale.

Più di due milioni di londinesi vivono in aree che superano il limite legale annuale redatto dall’Organizzazione mondiale della sanità, per questo la campagna, creata da Abbott Mead Vickers BBDO, proietta le valutazioni della qualità ottenute dal sistema.

Il COPI si rivolge, al momento, alle aree centrali di Londra con punteggi elevati, tra cui Chelsea, Westminster e il costoso London Fields, e incoraggia gli agenti immobiliari di tutta la capitale a divulgare anche la qualità dell’aria, e i relativi costi sanitari, come dettaglio nelle trattative con i potenziali acquirenti e affittuari.

Per questo motivo i cartelloni della campagna condividono messaggi come  ‘Location, location, lung disease’ e ‘These houses cost an arm, leg and lung’ (‘Location, location e malattia polmonare’ e ‘Queste case costano un braccio, una gamba e un polmone’) attraverso animazioni di cervello, cuore e polmoni colpiti dall’inquinamento atmosferico.

Il rapporto dell’organizzazione no profit mostra che i prezzi medi delle case in tutta la città potrebbero precipitare quando queste valutazioni diventeranno di dominio pubblico e il 76% dei londinesi è d’accordo sugli sconti che andrebbero applicati alle proprietà delle aree che violano i limiti legali.