Interviste

Pinalli: siamo un Brand. Non è da tutti. Differenziazione e partner giusti

E’ il commento di Raffaele Rossetti, Presidente e Ad Pinalli, che all’obbiettivo guardava da tempo, aspettando di essere pronti. Da retail multi brand a Brand. Grazie a differenziazione e posizionamento distintivo, avendo potuto contare su un partner come la House of Communication

Perché il lavoro insieme era iniziato tempo fa, con Mediaplus  GRUPPO SERVICEPLAN ITALIA ad aprire la strada verso l’ominicanalità Pinalli diventandone partner strategico. Salto in avanti, domenica 11 maggio, l’esordio del primo spot, si è a tutti gli effetti un Brand, forti dell’attento lavoro concentrato sulla parte bassa del funnel e sulla struttura del proprio modello di business. Soprattutto si è un Brand autentico. Che si può permettere un’icona pop: la linguaccia al beauty così come ci hanno abituati a vederlo. Stefania Siani, Ceo e Cco Seviceplan Italia ha voluto identificare creativamente la differenza di Pinalli in questo gesto che diventa piattaforma di comunicazione: “ ci hanno abituati a un beauty che ha livellato l’immaginario, ostentando modelli di perfezione irraggiungibili. Noi vogliamo rendere glamour l’autenticità”.

Il consumatore è cambiato

Oggi il consumatore è più a suo agio nello sperimentare, si è passati dall’accettazione al gioco, al divertimento, alla libertà di provare e trovare le proprie vie, anche utilizzando più brand, mescolando proposte, cambiando. Il beauty diventa unaexpected, ossia interpretazione personale, momenti di piacere, dall’acquisto al gesto quotidiano, stupore, meraviglia. Non a caso il posizionamento ‘Pinalli sei meraviglia”.

Diamo i numeri

Nel 2024 sono stati aperti 5 nuovi punti vendita e si prosegue nell’obiettivo di raggiungere i 100 per fine 2026. Sempre all’insegna di una strategia omnicanale, che oggi vede l’on line valere il 30% del fatturato, che nel 2023 era pari a 134 milioni, con un 2024 in crescita a doppia cifra (la quota di mercato è pari al 10%) guardando a un 2026 a 200 mio. Il team è passato dai 100 ai 600 addetti in soli 8 anni prevedendo per fine anno di raggiungere i 750. Età media 36 anni, tanto da continuare a sentirsi, nonostante i 40 anni di storia, una start up del beauty. In maggioranza le donne, molte in posizioni apicali, non per quote rosa, ma per merito.