I risultati di audience raggiunti dal 65^ Festival di Sanremo. Guido Surci, Chief Strategy & Innovation Officer di Havas Media Group, ci racconta i suoi perché.
“Non partirei dalla televisione, quanto piuttosto dai social network. Perché non è la televisione che accende i social ma è l’essere sui social network che dà un significato diverso all’accendere la televisione. Per la fascia d’età dei giovani, Sanremo non è centrale, ma corollario alla loro vita social. Come per qualsiasi conversazione, la prima esigenza è avere argomenti comuni. Così il festival diventa argomento di conversazione per una platea che, sicuramente, vede nella musica una delle sue principali passioni”.
Quindi, alla luce di media che si stravolgono volendo scimmiottare quelli di più successo, ma anche delle analisi qualitative su quanto vuole oggi il consumatore-lettore-telespettatore, che lezione possiamo trarne?
“Dobbiamo prendere atto che, soprattutto per certe fasce d’età, il cuore è sui social. Implica che, sia in termini editoriali sia in termini di comunicazione, i risultati migliori non possono prescindere dalla costruzione di una strategia coerente tra mezzi tradizionali e social network. Per questo adottiamo sempre più approcci di pianificazione che ottimizzino la trasformazione degli investimenti in televisione (paid media) in conversazioni social (earned media)”.
