Youmark

2°Forum Wpp Ambrosetti: il merito di aver messo insieme persone che non si erano mai incontrate nemmeno al bar e di averle fatte dialogare. Camusso in testa. Perché il compito di un gruppo come questo è fare da traino pro innovazione e crescita. Un contratto quadro Wpp-Cgil? Fantasie. Rappresentatività? Per Wpp il focus avrebbero dovuto essere giovani e digitale

A rimarcarne invece la mancanza è stata la stessa leader sindacale nel corso del suo intervento, peraltro adducendo che ai fini della rappresentatività è indispensabile l’esistenza di un contratto di lavoro condiviso (per la comunicazione c’è quello Assolombarda, ma in pochi lo sanno) perché senza è difficile fare sentire la propria voce (Massimo Costa, country manager Wpp, al microfono di youmark nega si lavori alla stesura di un contratto quadro Wpp-Cgil).
Non a caso, una delle ragioni d’essere  Assocom dovrebbe proprio essere quella . Ma il tema si farebbe complesso, allargando la portata alle condizioni di un sistema paese che da sempre conosce e diagnostica i suoi ‘mali’, ma non li vince. Probabilmente anche per eccessivo qualunquismo, incolpando sempre il fantomatico tutto. Che si fa così alibi all’inerzia, quando invece il sistema siamo noi e, dunque, i cambiamenti potrebbero avvenire proprio a partire dal comportamento di ognuno. Certo, pure le regole e la prevedibilità dei contesti  pesano. Soprattutto in termini di capacità attrattiva, per imprenditori e capitali esteri, ma è un gatto che si morde la coda e da qualche parte bisognerà pur partire.
Con urgenza (non che alla prima edizione del Forum, l’anno scorso le cose fossero poi tanto diverse). Ed è il senso trapelato, sotto differenti angolazioni, in tutti gli interventi dei diversi ospiti. Susanna Camusso, Segretario Generale Cgil; Giuseppe De Filippi, caporedattore TG5; Daniele Lago, ceo e head of design Lago Spa (come leggerai sotto, trattasi del ceo dell’azienda adottata da Wpp in merito al programma Sme. Ascoltalo al microfono di youmark); (segue sotto)

Camilla Lunelli, consigliere delegato di Ferrari e membro del Consiglio di Amministrazione di F.lli Lunelli; Cristina Tajani, Assessore alle Politiche per il lavoro, Sviluppo economico, Università e ricerca del Comune di Milano; Pietro Scott Jovane, amministratore delegato RCS MediaGroup).
L’Italia deve assolutamente agganciare la crescita prospettata per il 2014. Ha tutte le premesse, il talento e le opportunità per riuscirci. Ma bisogna farlo ora e subito. E la comunicazione pure, generando valore e cambiamento culturale. 
Che è poi stato lo stesso titolo di questa seconda edizione del Forum nato, lo ricordiamo, dal lavoro dell’Advisory Board Wpp, all’opera dal 2012 con l’obiettivo di definire strategie di pensiero e proposte concrete sul ruolo della comunicazione nel rilancio dell’economia italiana, grazie all’interazione di professionalità differenti e poliedriche.
Ne sono membri Paolo Ainio, ceo Banzai; Antonio Baravalle, amministratore delegato Lavazza; Fabio Caporizzi, ceo Burson-Marsteller Italia; Massimo Costa, country manager Wpp Italia; Marco Costaguta, presidente LTP e Fast Moving Consumer Goods Expert; Valerio De Molli, managing partner The European House – Ambrosetti; Gad Lerner, giornalista e presidente del Comitato Editoriale Laeffe; Franco Riva, senior banker Crédit Agricole; Donatella Treu, amministratore delegato Il Sole 24 Ore; Andrea Zappia, amministratore delegato Sky Italia).
Quest’anno il loro lavoro si è focalizzato su tre aree di intervento:
– Percorsi di crescita e internazionalizzazione per le imprese, proponendo che la comunicazione assuma il ruolo di propulsore per le imprese italiane verso i mercati esteri consolidati ed emergenti e mettendo a disposizione di quelle di valore competenze di marketing e comunicazione per realizzarne i piani. Da qui il lancio di Sme Program, l’iniziativa con cui si ‘adotta’ un’azienda (quest’anno è stata appunto scelta la Lago Spa), per sostenerne lo sviluppo nazionale ed internazionale. Ma anche si pongono a disposizione delle realtà imprenditoriali più piccole le competenze di una grande agenzia internazionale, si aiutano le aziende ad accedere ai progetti di finanziamento promossi dalle banche e si contribuisce a mettere a sistema pmi di business affini e/o complementari, affiancandole nella costruzione di piani di sviluppo sostenibili.
Rilancio della competitività del settore della comunicazione attraverso proposte di valore e rapporti di partnership con i clienti. Inoltre, promozione di azioni per rendere il settore più libero e flessibile e più efficace nell’attirare investimenti, rispondendo alle esigenze di tutti i potenziali investitori, rilanciare la fiducia dei consumatori come base per la ripartenza del paese e del settore della comunicazione attraverso i suoi big spender. Il che pragmaticamente si traduce in tre direttive d’azione. Revisione della legislazione, in particolare del comparto radio-televisivo, e nella rimozione di vincoli inefficaci, con l’obiettivo di ricostruire un mercato più aperto e flessibile. Aumento della qualità e competitività del monitoraggio e delle informazioni sugli investimenti in comunicazione. Ripensamento dell’offerta e delle strategie di comunicazione, costruendo veri e propri progetti di marketing multicanale.
 Occupazione giovanile e sviluppo della professionalità, con Wpp a proporsi promotore presso le Istituzioni italiane di ipotesi e visioni sul tema del  lavoro nella comunicazione, siglando un nuovo patto per la crescita dell’occupazione nel settore, rivedendo i meccanismi di assunzione e di cessazione del rapporto di lavoro per contrastare il fenomeno della ‘obsolescenza delle competenze’, favorendo l’ingresso nel mercato del lavoro di risorse giovani e con competenze adeguateNel dettaglio, riduzione della pressione fiscale sul lavoro giovanile almeno per i primi 3 anni di impiego. Sostegno alla diffusionfra i giovani di spirito imprenditoriale e autoimpiego. Costruzione di percorsi di formazione duale per garantire professionalizzazione e sviluppo accelerato di competenze. Promozione della diffusione di patti/staffette generazionali e ridisegno dei percorsi di carriera delle risorse senior.