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Convergenza dati offline e online: in arrivo la piattaforma Customer Journey Analytics, di Adobe, ispirata a Photoshop

La convergenza tra dati online e dati offline è ormai uno dei terreni su cui si sta sviluppando un’accesa competizione, a base di strumenti di analitica sempre più sofisticati, capace di aggregare dati provenienti da fonti diverse e di presentare un quadro di sintesi complessivo.

In questo scenario sta entrando anche un altro protagonista: la Customer Journey Analytics, una suite di Adobe Analytics che presenta tutti i dati del consumatore indipendentemente da dove siano raccolti e memorizzati all’interno della struttura aziendale. Attualmente in fase di testing presso alcune selezionate aziende partner, attive nel retail, nei servizi finanziari e nei media, la Customer Journey Analytics rende disponibile nuove modalità di analizzare i comportamenti dei consumatori, attraverso i dati aggregati a partire dalle azioni sui canali online e offline degli stessi. La novità dello strumento è l’uso dei concetti creativi di Photoshop per generare le interfacce delle analitiche impiegate.

Immagini, cartine con codici colore ben evidenti, e grafiche servono per creare rappresentazioni visuali dei dati, consentendo così alla aziende di evidenziare le metriche drag-and-drop per toccare con mano l’andamento degli ordini, delle conversioni e della visite.
Il focus è ottenere viste in alta risoluzione dei dati, “così come i designer guardano e generano le immagini di photoshop”, spiega Nate Smith, group product manager di Adobe Analytics, ma anche di prevedere l’efficacia del prossimo messaggio, o quando sarà effettuato il prossimo acquisto.

“Così come è possibile aggiungere lenti e filtri a un’immagine di Photoshop”, spiega Smith, “si possono aggiungere diverse lenti in funzione dello specifico customer insight che si vuole evidenziare. Il sistema è in grado di agire anche quando il consumatore si collega alla Rete attraverso multipli device, mappandolo con diversi colori a secondo dal punto in cui si trova nel processo di acquisto.
“Per esempio, un consumatore vede un banner per un’offerta di un prodotto legato a una festività, e fa un ricerca sul sito dell’azienda per saperne di più”, commenta Smith. “Poi la festività arriva davvero, e procede all’acquisto dal dispositivo mobile, ma un settimana dopo compra qualcosa d’altro nel negozio fisico. Tutte attività che presentano la sfida di essere immagazzinate in silos diversi, pur risiedendo all’interno della stessa impresa”.

Le aziende si sforzano di superare questi limiti, e l’industria ha fatto passi da gigante per unire sistemi così differenti come il CRM e l’ERP, ma la sfida dei silos rimane, almeno in parte. “Un situazione che costringe ogni giorno le imprese a usare dati “vecchi” per guidare le milioni di transazioni sui siti web, sul mobile, sui video, sulle immagini”, conclude Smith, che ha confermato la dimensioni dell’investimento per lo sviluppo della piattaforma Customer Journey Analytics, disponibile partire del prossimo mese di ottobre, ma ha declinato di fare qualsiasi cenno al prezzo.