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Workshop Sostenibilità, l’incontro tra Industria e Distribuzione. Come sempre i consumatori sono più avanti. Marche rimboccatevi le maniche

Gli italiani, infatti, crisi nonostante, sono disposti a spendere per scelte sostenibili. E’ che dall’altra parte l’industria non ne rende ancora ben conto, idem fa la distribuzione, per non parlare, poi, dei ministeri preposti. A oggi, infatti, nessuno ha mosso un dito per far incontrare distribuzione e marche, finalizzando il dialogo alla sostenibilità quale terreno comune, nell’interesse di entrambe. Le basi per una ‘filiera sostenibile’ condivisa, infatti, esistono. Ed è proprio questa la conclusione di estrema sintesi cui è giunto ieri il workshop organizzato a Milano da Aida Partners Ogilvy PR e Legambiente.

Anche perché la costruzione di un nuovo sistema improntato più alla qualità che al volume dei consumi e dove la ridotta capacità di spesa si trasformi in scelta consapevole è anche via per superare l’attuale momento di crisi. In quanto costruisce un nuovo modello e una nuova visione del rapporto tra consumatori e mercato, con industria e distribuzione chiamate direttamente in causa per scrivere insieme la nuova pagina della green economy italiana.

Giuseppe Pastorino, ad Verallia (Gruppo Saint-Gobain), ad esempio, racconta la decisione di promuovere il riciclo del vetro molto prima che divenisse pratica obbligatoria, così come di localizzare gli stabilimenti il più vicino possibile agli utilizzatori. Al punto di affermare come tra il riciclabile sbandierato per altri materiali e il riciclato del vetro ci sia un abisso. E lo dimostrano le 650.000 tonnellate di rottame di vetro riciclate ogni anno per la produzione di nuovo packaging in vetro alimentare.

E non è l’unico esempio virtuoso. Si va dall’abbattimento del 10% nelle emissioni ambientali ottenuto dall’Oleificio Zucchi di Cremona, a fronte di un incremento produttivo del 13%, alla riduzione degli imballi e l’avviamento alle onlus di oltre 300 tonnellate di surplus alimentare da parte della catena Simply, sino al drastico taglio alla stampa di volantini deciso da Unes.  Per questo è giunta l’ora di armonizzare gli sforzi dei singoli, in ottica sistemica

Al microfono di youmark Rossella Muroni, direttore generale Legambiente, ci racconta da dove si parte, dove si è e dove si può e si deve arrivare perché tale sodalizio, con comun denominatore la sostenibilità, sia win win.