“Sono fortemente influenzato dai maestri del Rinascimento come Da Vinci”, spiega nella nota Ai Weiwei. L’utente attraverso le sue parole osserva ogni angolo della mostra, dove la pratica contemporanea è stata ricontestualizzata in uno dei più importanti luoghi del Rinascimento italiano.
Il lavoro di VR è stato reso possibile grazie ad un gimbal sviluppato dalla digital hub in house di Think Cattleya. L’intero progetto legge le modalità di lavoro della unit. Spiega Francesco Bernabei, producer e responsabile Think Digital: “Siamo molto fieri di questo progetto che rappresenta l’espressione della rivoluzione delle nuove tecnologie e della loro potenzialità applicata ad una mostra di respiro internazionale. Il coinvolgimento totale dell’utente è possibile grazie al VR, che permette di percorrere le varie sezioni dell’ esposizione accompagnato dalla voce del rivoluzionario artista cinese Ai Weiwei. Le tecnologie cambiano il rapporto che abbiamo con i content, questo ne è un esempio perfetto. Un progetto che come i numerosi finora realizzati, rientra perfettamente nell’obiettivo di Think Digital, dettare un’evoluzione, lavorando in accordo con l’agenzia per ampliare i limiti e far raggiungere il massimo grado di utilizzo del content stesso, tutto ciò grazie a web interactive experience, digital installation, game e VR/AR, attraverso strumenti di ricerca come HTC Vive, Oculus Rift, Hololens e progetto Tango di Google, che permettono di esplorare innovative forme di intrattenimento. Forza della unit l’implemento di una task force in-house di 15 sviluppatori avviata dalla parterniship con Monogrid, che permettono, insieme ad una rete di collaboratori internazionali, di soddisfare in modo specifico le esigenze di ogni progetto, garantendo grande professionalità ed eccellente qualità pur mantenendo una ineccepibile competitività sul mercato”.