Supportando con relazioni esterne e ufficio stampa l’intero progetto. Senza dimenticare di sottolineare come Snood Kitchen sappia far vincere tutti. Territorio montano, palati, clienti, brand, eventi e pure le istituzioni. Come al microfono di youmark lo stesso Campi racconta.
Chi è Andrea Campi, raccontato da lui
Sono nato nell’aprile del 76, a Milano, città in cui poi sono rimasto per 20 anni. Dopo studi scientifici mi iscrissi al corso di Laurea di Scienze e tecnologie agrarie di via Celoria. Mi sono poi trasferito all’Aprica, dove c’era un Corso di laurea sulla Montagna, valorizzazione del territorio montano e forestale. Mi iscrissi, per passione. Per pagarmi gli studi, facevo lavori di ogni genere, dal fornaio alla silvicoltura su versanti franati, fino a collaborare con un rifugio a 2000mt, dove passai 7 anni, nei quali capii cosa un turista vuole dalla montagna e dalle persone che la abitano. Soprattutto che gliela raccontino. Il turista ha sete di informazioni, gastronomiche, ambientali, naturalistiche, è da lì che nasce il senso di responsabilità. Iniziai a interessarmi di cibo, di ingredienti che si potevano reperire in loco, preziosi perché più carichi di energia. Abbandonai il rifugio e aprii il mio ristorante nel 2008, L’Osteria al Dosso, ad Aprica. Mi prefissi di tradurre e tramandare i sapori che appartenevano a quell’ambiente in un dialogo culinario con i turisti. Ho capito che i piatti che hanno una carica culturale e naturalistica difficilmente tramontano. Aderii a Slowcooking, associazione di categoria di cuochi che attraverso un rigido disciplinare si prefigge di utilizzare ingredienti del territorio seppur trasformati in maniera creativa. Ma, ovviamente, il lavoro in quota mi mancava. Così, una notte, decisi di progettare il primo gatto delle nevi con una cucina mobile per poter fare della cucina di qualità in maniera da strada, ma anche per poter tornare in quota.