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Purple Program, 4 appuntamenti MindShare dedicati ai propri clienti per un confronto su alcuni temi della Media Industry. Si parte dalla tv

In un periodo in cui l’offerta di mezzi e tecnologie è sempre più personalizzata e personalizzabile ma che – pur creando grandi aspettative negli investitori – si scontra comunque con le riduzioni dei budget, MindShare ha dato vita a un percorso di quattro tappe per guardare avanti concretamente.

Rivoluzione televisiva, potenzialità del mobile, seconda/terza/quarta giovinezza della radio e creatività media di Cannes saranno i temi affrontati con l’obiettivo di offrire ai propri clienti il valore aggiunto di un confronto reale, grazie anche all’intervento di interlocutori titolati.

“Negli ultimi 48 mesi il mercato ci ha resi spettatori di una storia alla quale dieci anni fa difficilmente avremmo creduto”, afferma in una nota Roberto Binaghi, chairman e ceo Mindshare (nella foto). “Dopo la crisi del ’92 e quella delle Torri Gemelle pensavamo di aver visto tutto e di essere pronti ad affrontare ogni nuova sfida. La nostra industry è molto mobile. In una società che vede la parola ‘mobilità’ come una minaccia, noi invece, messi quotidianamente in discussione dai nostri clienti con un pitch o sfidati da un brief, viviamo questa situazione di incertezza come condizione ormai abituale. In questo scenario, che non ci piace definire instabile ma piuttosto in evoluzione, MindShare propone la sua chiave di lettura del mercato attraverso il ‘Purple Program’. L’obiettivo finale è,  e sarà, comunque quello di creare uno spunto o una visione, non necessariamente positiva ma realistica e costruttiva”.

Il primo appuntamento è dedicato alla televisione, con la volontà di dare una visione di come siano cambiate le cose sul mezzo più ecumenico di sempre, analizzandolo attraverso i punti di vista di chi lo ha saputo far crescere e, spesso, reinventare. Un’analisi con il confronto live tra Carlo Freccero, Giorgio Gori e Maurizio Carlotti.