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Pr Hub lo chiede alle aziende: Emma Materasso, pr essenziali, specie in Italia. L’agenzia ideale? Approccio mirato grazie all’analisi del mercato, con utilizzo di facts & figures, per risultati di lungo e garanzia di ripartizione efficiente degli investimenti

Ne parliamo con Riccardo Silvestri, Project Manager per l’Italia.

Quanto è strategica e prioritaria l’attività di pr nel marketing mix del suo brand-della sua azienda?

“Emma Materasso è un’azienda internazionale, vendiamo infatti i nostri prodotti in ben 12 paesi. Di conseguenza, ci sono sempre degli adattamenti da fare in base alla tipologia di mercato in cui operiamo. Per il nostro business in Italia, l’attività di pr è cruciale per assicurare una costante presenza del brand, soprattutto per quanto riguarda la comunicazione offline. Il mercato italiano, infatti, si basa ancora molto sulla fiducia che il consumatore ripone in un brand come risultato di dialogo diretto e presenza fisica costante. In Italia la comunicazione e la pubblicità prettamente online mancano ancora di ampio consenso da parte dei consumatori, per questo l’attività di pubbliche relazioni è per noi essenziale”.

Quanto ritiene coinvolgibile l’agenzia di pr nella progettazione strategica del business della sua azienda e perché?

“Ritengo che, per quanto riguarda la progettazione strategica delle attività di marketing, l’agenzia di pubbliche relazioni abbia un ruolo determinante nella proposta di iniziative e di soluzioni innovative. D’altronde sono loro gli esperti del mercato (italiano in questo caso) e hanno costantemente sotto controllo il calendario degli eventi più importanti e di tutte le attività utili al successo di Emma Materasso. Inoltre, il vasto numero di contatti di cui dispongono è fondamentale per avviare sia progetti nuovi sia per proseguire in quelli in essere”.

Quali sono le attività che nei prossimi anni dovranno caratterizzare la sua agenzia ideale?

“Piuttosto che sulle attività in sé, secondo la mia esperienza un’agenzia di pubbliche relazioni dovrebbe caratterizzarsi per un approccio mirato, incentrato sull’analisi del mercato specifico in cui opera, con utilizzo di facts & figures, per puntare a un risultato di lungo periodo e garantire una ripartizione efficiente degli investimenti”.

Quanto le pr sono in grado di creare sinergie con gli altri partner della comunicazione, dai centri media all’adv, e quanto è importante questa capacità per lei?

“Credo sia importante per le pubbliche relazioni lavorare in sinergia con altre realtà e instaurare collaborazioni, è un approccio molto importante e soprattutto proficuo, in termini di risultati e servizi proposti. Abbiamo lavorato in sinergia per diversi progetti per creare più awareness sul nostro brand e c’è sempre grande interesse nelle proposte che portano al coinvolgimento di più realtà unite da uno obiettivo comune”.

La vostra azienda è in grado di misurare i ritorni degli investimenti in comunicazione complessivamente o divide artigianalmente tra le diverse vocazioni, ovvero pr, adv, media?

“Emma Materasso è una start up tecnologica in primis, lo staff è composto principalmente da under 35, quindi roi e ritorni di investimento sono alla base del nostro sviluppo. In generale per stile aziendale Emma è sempre stata molto analitica e parsimoniosa sui propri investimenti nella comunicazione. Il nostro obiettivo è quello di essere efficienti e profittevoli, e questo può essere fatto solo con un’attenta allocazione delle risorse, mirata al risultato ottimale: quindi siamo sempre consapevoli dei risultati ottenuti”.

Quale dovrebbe invece essere lo stato dell’arte ideale della misurazione, insomma, cosa e quali cambiamenti auspica in tal senso?

“Il mondo del marketing online ha delle caratteristiche tali da permettere un attento studio dei risultati e l’archiviazione di tutti i dati e informazioni utili alla valutazione della buon riuscita di una campagna. Nel mondo offline della comunicazione e delle pubbliche relazioni, invece, dove il rapporto diretto e reciproco è fondamentale, è più difficile svolgere il processo di controllo dal punto di vista qualitativo e quantitativo, perché il rapporto è singolo, one-to-one e di networking. Mi auspico che nel prossimo futuro vengano implementate tecniche più efficienti in tale direzione”.