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Piano B: nel 2016 ancora crescita a doppia cifra, confermando il posizionamento unico nel mercato italiano. Con la parola ‘contaminazione’ a sintetizzare la nostra essenza e un laboratorio aperto sul mondo delle nuove tecnologie

L’anno che si è appena chiuso e il nuovo che si apre nelle risposte di Maurizio Murciato, Direttore Commerciale e Marketing Piano B.

Partiamo dai dati. Per il 2016 gli investimenti, qualsiasi sia la fonte della rilevazione, parlano di almeno un 3% in più, con la rete a fare da regina, la tv a occupare la metà della torta, o quasi, la stampa ancora in crisi, specie la quotidiana. Come questa situazione si è riflessa sul vostro andamento? Insomma, diamo i numeri, i vostri, indicando le previsioni 2017

“Il 2016 è stato un anno estremamente positivo, il quinto di fila con crescita ed espansione sul mercato. Oltre al dato meramente quantitativo, abbiamo consolidato rispetto al mercato il nostro posizionamento che ci vede come struttura unica nel panorama italiano, a cavallo fra agenzia di comunicazione, casa di produzione, editore e media. Possiamo essere felici di aver chiuso con un fatturato con un’ulteriore crescita in doppia cifra rispetto allo scorso esercizio e ad aver ulteriormente alzato la qualità e il prestigio dei nostri progetto e dei clienti con cui lavoriamo.
Nel 2016 abbiamo anche inaugurato Piano B Square, una location multifunzionale che, oltre ad ospitare il nostro staff, è sul mercato del real-estate per eventi, mostre, cene, spettacoli e di giorno è un co-working aperto a studi e professionisti che gravitano intorno al nostro business.
Sempre l’anno scorso abbiamo prodotto nuovi format proprietari di altissimo profilo, forti del successo di MI030, un format da mezzo miliardo di interazioni sul web che ha messo a confronto giovani YouTube Stars con gli adolescenti di Milano per discutere della città del futuro, insieme ad esperti e uomini di cultura e politica. Tutto rigorosamente in live streaming e coperto da tutti i canali social degli influencer che sono stati chiamati a condurre, oltre che sulla nostra fanpage facebook che raduna 10.000 operatori del settore della comunicazione.
Recentissima poi la presentazione ufficiale di Italianity, il nostro spettacolo personalizzabile e adattabile a ogni tipo di evento, che racconta le eccellenze della bella Italia. Italianity è l’ultimo show proprietario dell’agenzia Piano B, con la direzione creativa di Mario Viscardi e la direzione artistica di Marco Boarino. Si tratta di un format personalizzabile, adattabile a qualsiasi tipo di evento e brand, che esprime in modo suggestivo, contemporaneo e immersivo l’italianità nelle sue espressioni più distintive e rappresentative. Storia, Arte, Bellezza, Natura, Architettura, attraverso live performance, evoluzioni, video proiezioni e musica dal vivo. Questo show può costituire, ad esempio, il cerimoniale di apertura di un evento istituzionale per la presentazione delle eccellenze italiane a un pubblico internazionale, oppure può essere un momento di live entertainment espressione di orgoglio nazionale, o, ancora, può essere adattato alla storia, ai valori o all’origine di un brand in occasione di un evento celebrativo, o di un lancio di prodotto”.
Passando, invece, al qualitativo, in un contesto di comunicazione sempre più liquido, dove le specializzazioni hanno confini sempre più fluidi e indefiniti, siete soddisfatti di come siete riusciti a trasferire al mercato la vostra essenza e di quanto la conseguente differenziazione dal resto risulti premiante?
“Siamo estremamente soddisfatti di essere riusciti negli ultimi cinque anni a consolidare la nostra proposta e il nostro posizionamento sul mercato della comunicazione, che oramai ci riconosce il ruolo di agenzia creativa indipendente che sa fare della creatività e della spettacolarità dei propri progetti il suo punto di forza, insieme a un’esecuzione impeccabile. Piano B è un’agenzia specializzata in grandi eventi e in progetti speciali di comunicazione. Il posizionamento, il payoff e l’anima stessa di Piano B risiede quindi nei ‘Progetti Speciali’ e nella ‘Comunicazione Contemporanea’. La nostra filosofia è incarnata in un approccio di continua esplorazione di soluzioni e canali sempre nuovi e alternativi.
Il brand Piano B ha una personalità eterogenea: realizza progetti speciali per i propri clienti, è un coworking che aggrega competenze e talenti, è una location multifunzionale sul mercato del real estate, è un produttore di contenuti e iniziative proprietarie, è un medium seguitissimo sui social network e un editore di creatività e contenuti artistici.
La mission dell’agenzia è ricercare e anticipare i trend del mercato della comunicazione attraverso l’ideazione, la produzione e il coordinamento di attività e progetti full service per aziende, brand e prodotti, offrendo contenuti in grado di smarcare i limiti e i confini dei media tradizionali grazie ai linguaggi dell’entertainment, dell’interattività e della viralità.
La parola ‘contaminazione’ rappresenta quindi l’essenza stessa di Piano B, in quanto l’agenzia si posiziona dalla sua nascita proprio come alternativa ai media tradizionali e ne ha fatto un modo di essere e un modo di lavorare. Ora, dopo oltre 25 anni di servizio, abbiamo l’onore e il piacere di aver contribuito in maniera determinante nel mercato della comunicazione italiana a trasformare quello che era un approccio visionario e pionieristico, in un vero e proprio trend di mercato, tanto da rappresentare oggi una leva strategica di marketing.
I progetti di Piano B rappresentano quindi un’alternativa esperienziale e relazionale alla pubblicità tradizionale e si configurano come iniziative trans-mediali e cross-mediali che comunicano all’utente finale attraverso media non-convenzionali, anticipando i trend di mercato.
Il risultato finale può voler dire show, celebrazioni, convention, festival, concerti, lanci di prodotto, attivazioni e iniziative di engagement, eventi di media relation, attività per il trade, sfilate, promozioni. Ma più in generale vuol dire modi sempre nuovi di arrivare al target, aggirando i limiti e le barriere dei media classici”.
In termini di innovazione. Di offerta, processo, servizio, creativa, organizzativa, cosa avete in serbo nel 2017?
“Nel 2017 continueremo a rafforzare ulteriormente il nostro posizionamento che ci rende diversi e distintivi sul mercato e a incentivare le iniziative speciali che ci vedono non solo come esecutori e agenti, ma anche come produttori di noi stessi.
 
Stiamo lavorando a un grandissimo evento pubblico estivo all’aperto dedicato alla cittadinanza di Milano, a tema ‘Amore’ che vedrà sei eventi diversi convivere in un weekend con ospiti, artisti, personalità, musica, spettacolo, installazione e performance. Il ‘Festival dell’Amore’ sarà una novità nel panorama milanese di cui ci auguriamo sentirete parlare presto.
In più andremo a rafforzare la nostra offerta nel campo delle Digital Pr e dell’Influencer Marketing con un’offerta arricchita di nuove leve strategiche sia in termini di soluzioni, che in termini di media da affiancare ai mezzi che già presidiamo da tanti anni.
In più abbiamo un laboratorio aperto sul mondo delle nuove tecnologie, fra cui realtà virtuale, realtà aumentata e interaction design”.
Difficile citare un cliente e progetto, ma dovendone scegliere uno realizzato nel 2016 a emblema della vostra visione, quale case history racconteresti e perché?
“Cito un progetto speciale che di fatto ci ha aperto un nuovo mercato e un nuovo modo di lavorare a cavallo fra digitale e territorio. Il progetto si chiama ‘Google, vivi Internet al sicuro’. Per la prima volta nella sua storia Google Italia scende in strada a parlare direttamente con il consumatore finale in un roadshow istituzionale che, oltre a fare il giro delle maggiori piazze Italiane – in partenership con Polizia Postale e Altroconsumo – ha già fatto il giro del web.
Schermata 2017-01-14 alle 00.37.19Un bus anni ’80 completamente rivisto e trasformato in un mezzo del futuro, con terrazza e tutti i comfort, all’interno del quale gli esperti di privacy & security hanno offerto consulenze gratuite sulla propria privacy e sicurezza online, insieme a servizio coffee break nell’area lounge e sulla terrazza panoramica e, in anteprima assoluta in Italia, la possibilità di provare Tiltbrush, un pennello virtuale in 3d, nuovo device di realtà virtuale dell’azienda di Mountain View che presto verrà commercializzato in Italia. Un sito web raccoglie gli artwork più interessanti realizzati con Tiltbrush, oltre a materiale informativo di immediata fruizione. L’attività, che si concluderà po co prim a di Natale ha visto migliaia di partecipanti e una rassegna stampa ricchissima.
Questo progetto ci riempie di orgoglio perchè testimonia e affranca il nostro approccio e la nostra visione della comunicazione contemporanea, fatta di un’integrazione viscerale fra territorio e digitale e siamo orgogliosi di aver accompagnato un’azienda come Google in questa delicata e storica operazione”.
Da un lato, la comunicazione ha bisogno di recuperare cultura e di trasferire, anche insegnandolo, il valore dell’autorialità, dall’altro di ricalarsi nella vita reale andando a conoscere lì le persone, quando si esprimono nel loro modo più vero. Si tratta di facce della stessa medaglia o di dicotomia inconciliabile? Ossia, è possibile alzare l’asticella qualitativa coinvolgendo la gente, abituando al bello, dirigendo il ‘senso di cool, il gusto collettivo’, assumendosi dunque la responsabilità e l’onore di poterlo fare, anche nei confronti delle aziende clienti?  
“La bellezza del nostro lavoro, e anche la sua più grande sfida e difficoltà, sta proprio nel sapere anticipare i nuovi trend del futuro della comunicazione in maniera agnostica rispetto ai brand, ai prodotti e ai target di riferimento. Sta nel saper fare media hunting, o addirittura media hacking, quindi nell’inventarsi di volta in volta il medium e il mezzo più originale, ma anche più efficace, per raccontare una storia di cui ci si possa innamorare e che faccia venire voglia di essere condivisa

Un’agenzia come Piano B, per la sua stessa essenza e natura ibrida, non può che porsi come osservatore-attore di questo ciclo, mettendo al centro il pubblico, andando nei punti di contatto dello stesso con le esperienze di consumo e di vita sociale nei quali le marche hanno qualcosa da dire, con l’obiettivo di porsi come strumento di unione e di comunione della domanda e dell’offerta di comunicazione. Il nostro lavoro non sta quindi nell’imporre una morale o un senso estetico comune, surrogandolo sia alle marche clienti che ai suoi pubblici di riferimento, ma sta nell’intuire e nell’anticipare prima, e meglio, di altri quello che sta, inevitabilmente, per accadere, suggerendo degli ottimi motivi per scatenare interesse, passaparola e attesa.”

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