In gare, 99 giorni l’anno di lavoro per un’agenzia di grandi dimensioni, costo 220.000 euro. 72 se media, valore 110.000. 47 se piccola, per 80.000. E vero, sono dati tratti dal mercato Uk, ma rendono il senso di uno spreco che nessuno si può più permettere (in Italia su una media di 10 gare annue, almeno 3 finiscono nel nulla, prive di esito, conseguenze, risposte).
E che ha origini a monte, nel deterioramento progressivo del rapporto cliente agenzia. Pensate che solo il 57% delle aziende le considera partner, contro il 17% che le definisce fornitori, gli altrettanti che le chiamano venditori e un 9% che parla d’altro.
Come uscirne? Torniamo alla partnership, che presuppone il fornire ciò di cui il cliente ha bisogno, grazie a un dialogo aperto, fondato sulla trasparenza. Di presupposti, obiettivi, processi e pure prezzo. Basta con la sola corsa al ribasso. Ricordando che se le relazioni sono buone, se ne avvantaggiano creatività e media (rispettivamente +37% e + 21% – fonte Ipa).
Al microfono di youmark Marco Testa, presidente Assocom, intervenuto ieri, a Milano, sul palco dell’Assemblea Upa.