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Nielsen, cresce di un punto la fiducia dei consumatori nel mondo nel 3° trimestre 2012. Le famiglie continuano a ridurre i volumi acquistando solo i beni necessari per compensare l’aumento dei prezzi

Secondo i dati raccolti da Nielsen, nel terzo trimestre 2012 la fiducia globale dei consumatori è cresciuta di un punto rispetto al trimestre precedente, arrivando a 92, e di 4 punti rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (3° trimestre 2011). Durante l’ultima fase dell’indagine, condotta fra il 10 agosto e il 7 settembre 2012, il livello generale di fiducia è aumentato nel 52% dei mercati mondiali presi in esame rispetto all’aumento nel 41% dei mercati registrato nel trimestre precedente. Nel corso del 3° trimestre del 2012, la fiducia dei consumatori è aumentata in 30 dei 58 mercati analizzati, è diminuita in 19 Paesi ed è rimasta invariata in 7.
L’indagine globale sulla fiducia dei consumatori e sulle intenzioni di spesa condotta da Nielsen, Global Survey of Consumer Confidence and Spending Intentions, istituita nel 2005, rileva via internet il livello di fiducia, le principali preoccupazioni e le intenzioni di spesa di più di 29.000 consumatori in 58 Paesi. I livelli di fiducia dei consumatori al di sopra e al di sotto di 100 indicano i diversi gradi di ottimismo e pessimismo.
Aumenta la percezione di recessione economica
Secondo l’indagine, il 62% dei rispondenti a livello globale ha affermato di sentire la crisi, percentuale in aumento rispetto al 57% rilevato nel trimestre precedente e allineata ai risultati del 3°trimestre del 2011. Inoltre, metà (49%) di quanti si sono espressi in questi termini, ritiene che tale condizione permarrà anche il prossimo anno.
In Europa, America Latina e nei Paesi dell’area Asia-Pacifico, un numero maggiore di intervistati ha dichiarato che il proprio Paese attraversa un periodo di recessione più grave rispetto all’anno precedente e al trimestre precedente. Gli europei che sostengono di sentire la crisi sono aumentati, passando dal 71% del 2° trimestre al 75% del 3° trimestre. La percezione di recessione è aumentata di 7 punti percentuali nell’area Asia-Pacifico arrivando al 52% e di 4 punti percentuali in America Latina, raggiungendo il 53%. La regione che comprende Medio Oriente e Africa è stata l’unica a registrare una diminuzione (-5 punti percentuali) della percezione di recessione, scendendo al 72% nel terzo trimestre.
Prosegue a livello globale la tendenza dei consumatori a tagliare le spese
Tra i rispondenti online su scala mondiale, 7 su 10 (69%) hanno dichiarato di aver modificato le proprie abitudini per risparmiare maggiormente sulle spese domestiche, 2 punti percentuali in più rispetto all’ultimo trimestre e 3 rispetto allo scorso anno. La metà di chi ha risposto a livello globale (52%) ha dichiarato di aver speso meno per l’abbigliamento e per l’intrattenimento fuori dalle mura domestiche (48%). Altri tagli  sono stati fatti su gas ed elettricità (47%), acquistando prodotti di marchi più economici (39%) e riducendo le spese telefoniche (33%).
Sintesi regionale
I dati trimestrali dell’indagine Nielsen evidenziano come la fiducia  dei consumatori sia aumentata esclusivamente in Nord America e in Europa, con un aumento rispettivamente di 3 punti (91) e di un punto (74). Invariati i  dati riferiti al 3° trimestre per l’area Asia-Pacifico (100) e per Medio Oriente e Africa (98), mentre i Paesi dell’America Latina mostrano una diminuzione di 2 punti scendendo a 94. Gli indici più alti sono stati registrati in India (119) e Indonesia (119), mentre l’indice della Cina è sostanzialmente stabile (+0,6 punti) rispetto al  2° trimestre (106) e quello degli Stati Uniti è aumentato di 3 punti (90). I dati più incoraggianti relativi al 3° trimestre sono stati registrati in Svizzera (+10), Belgio (+9), Australia (+8), Tailandia (+8), Ungheria (+7), Norvegia (+7) Emirati Arabi Uniti (+6), Italia (+5) e Canada (+5). I dati di maggiore sfiducia nel terzo trimestre sono stati registrati a Hong Kong (-15), in Argentina (-11), Corea del Sud (-10), Vietnam (-8), Colombia (-8), Israele (-7), Venezuela (-7), Malesia (-6) e Finlandia (-5).
Italia
“Nonostante l’aumento di 5 punti nell’indice di fiducia, in Italia preoccupazioni rispetto al lavoro continuano ad aumentare così come la percentuale di famiglie che vorrebbero risparmiare dopo aver affrontato le spese di base”, commenta in una nota Roberto Pedretti, managing director Watch&Buy Nielsen Italia. Le famiglie continuano a ridurre i volumi acquistando solo i beni necessari per compensare la crescita dei prezzi.  Da gennaio 2012 ad agosto 2012 Iper, Super e Liberi Servizi hanno registrato il 2% di decremento nelle vendite a volume e 0.2% di aumento nelle vendite a valore.