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Movie Magic: ci siamo evoluti per cogliere al meglio il cambiamento del mercato e le nuove sfide. Obiettivo, efficacia e gestione smart dei costi. Con il sogno di un film nel cassetto

L’anno che si è appena chiuso e il nuovo che si apre nelle risposte di Giorgio Borghi, Partner Movie Magic.

Partiamo dai dati. Per il 2016 gli investimenti, qualsiasi sia la fonte della rilevazione, parlano di almeno un 3% in più, con la rete a fare da regina, la tv a occupare la metà della torta, o quasi, la stampa ancora in crisi, specie la quotidiana. Come questa situazione si è riflessa sul vostro andamento? Alla luce che esistono anche progetti che sfuggono alle rilevazioni. Insomma, diamo i numeri, i vostri, indicando le previsioni 2017

“Il nostro lavoro è fatto di cicli che si ripetono, in cui si alternano mesi densi di gare e progetti ed altri più scarichi. Questa è da sempre la natura di quest’industria e nel 2016 non ho avvertito un sensibile cambiamento rispetto all’anno precedente. Nel nostro caso, per fortuna abbiamo un portfolio clienti abbastanza ampio e ben differenziato che ci permette di poter contare su un riciclo di progetti più che soddisfacente. Il leggero aumento a cui fa riferimento la domanda credo sia quello fisiologico del mercato e non per forza un indicatore di una imminente ripresa. Purtroppo, i risultati della crisi si fanno ancora sentire, e di certo hanno portato grossi cambiamenti nel settore, ma credo che questo non debba essere interpretato solo come un fattore negativo, ma possa essere occasione per reinventarsi e apportare nuovo valore al mercato. Per esempio, sono nati molti mercati e modi di comunicazione alternativi, che hanno creato nuove figure professionali e quindi possibilità di lavoro che prima non esistevano. Riguardo al bilancio totale 2016, sono contento, ma non è mia abitudine crogiolarmi nelle vittorie conseguite e nei dati positivi del bilancio. Preferisco guardare avanti facendo tesoro delle lezioni imparate nelle sconfitte per alzare sempre il tiro”.

Naturalmente per una casa di produzione i giorni di shooting sono importanti, ma alla fine i numeri che compongono il fatturato sono la misura dell’andamento annuale. L’impressione generale, è che oggi, per arrivare allo stesso fatturato, ad esempio di due anni fa, ci vogliano molti più giorni di produzione. Concorda con l’affermazione? E se sì, ci può spiegare in parole semplici come mai? 

“Come dicevo prima, molte cose sono cambiate nel mercato dell’advertising negli ultimi anni, soprattutto rispetto a una decina di anni fa. Tendenzialmente, i budget si sono ridotti e, per quanto ci siano ancora, i progetti per cui l’investimento permette di svolgere una produzione serena, nella quale non bisogna fare i numeri da circo per rimanere in budget, sono nettamente diminuiti. Da una parte la tecnologia è venuta in nostro soccorso abbassando alcuni costi, ma dall’altra la barra qualitativa delle produzioni si è
così alzata che per catturare l’attenzione delle persone c’è bisogno di continuare a superare se stessi, e questo ovviamente ha un costo. Sarebbe bello poter trovare il giusto mezzo per fare ancora lavori di qualità al fine di elevare il livello delle produzioni. E questo è un augurio che non faccio solo a me stesso, ma a tutte le case di produzioni italiane per innalzare il livello qualitativo generale e far sentire più il nostro peso internazionalmente.
Molte case di produzione si sono adattate ai nuovi trend e Movie Magic è sicuramente una di quelle che ha saputo interpretare il mercato e modellarsi di conseguenza per sfruttare al meglio le nuove sfide. Infatti, la nostra è una struttura snella e dinamica che offre un servizio a 360 gradi, riuscendo così ad abbattere i costi fissi tipici delle realtà sovrastrutturate. Ciò ci permette di essere efficaci e nello stesso tempo di avere una gestione smart dei costi, così da non dover mai economizzare sulla qualità del lavoro che offriamo”.

E’ sempre molto complicato scegliere tra le varie produzioni girate in un anno. Tuttavia, c’è un lavoro realizzato nel 2016 che può essere indicato come il figlio prediletto? E come mai?

“Qui non mi avrete! Mi dispiace ma non riesco a scegliere un progetto sopra ad un altro. La verità è che tutti ti coinvolgono così tanto che, per motivi differenti, ognuno ha la sua peculiarità, per cui ti rimane nel cuore. Al di là del risultato finale, ogni produzione è una macchina fatta di persone, scambi d’opinione, corse contro il tempo, adrenalina, notti passate ad aspettare risposte. Tutto questo è un processo affascinante, e a tratti stancante, che lascia sempre il segno, e a noi che facciamo questo mestiere con passione quel segno piace”.

Ai bilanci di un anno che si è appena concluso, si accompagnano spesso i buoni propositi per quello a venire. Quali sono i vostri obiettivi nell’immediato? Diciamo, tra qualche mese, circa poco prima di Cannes. C’è un sogno che non è stato ancora interamente realizzato?

“Francamente non credo molto nei buoni propositi di inizio anno, sono secondo me un cliché, come la dieta che inizia sempre il lunedì, che
il più delle volte naufraga in breve tempo. Personalmente credo che la costanza nel tirare le somme del proprio operato, analizzando in
modo molto onesto i pro e i contro delle proprie azioni, sia importante nella vita come nel lavoro e un ingrediente importante per rimanere al passo coi tempi. Però un desiderio lo esprimo. Mi piacerebbe, prima o poi, produrre un film. Questo è un sogno nel cassetto che ho dall’inizio della mia carriera e spero un giorno di poterlo realizzare”.

Per concludere,  se doveste definirvi con tre aggettivi, quali sarebbero? Insomma, tre aggettivi che definiscano la vostra unicità e magari portare un possibile futuro cliente a scegliere voi invece di un’altra cdp.

Ma voi limitate i talenti! Tre aggettivi non sono abbastanza per raccontare una realtà complessa e strutturata come quella di una casa di
produzione. Quello che però mi sento di dire è che Movie Magic è una bella realtà composta da ragazzi in gamba e appassionati che mettono il cuore
nel loro lavoro per offrire un servizio di alta qualità ai nostri clienti sia dal punto di vista lavorativo che umano. In un mercato dove la tecnologia è sempre più importante, il capitale umano è secondo il mio avviso uno dei punti che può ancora fare la vera differenza. Sono molto fiero del team che si è creato in Movie Magic, e credo che le persone che lo compongono siano l’asset più prezioso e che ci garantisce un valore competitivo sul mercato”.

Betty Codeluppi