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Mobile Garage di Mindshare e Google, nell’era della mobi-life fatta da una pluralità di schermi, o meglio dispositivi

Si sono svolti a Milano e a Roma – organizzati da Mindshare e Google – gli incontri dedicati ai clienti per anticipare e analizzare le opportunità di investimento offerte dal mobile.

Mobile Garage, iniziativa congiunta di Mindshare e Google a livello globale, si pone infatti come laboratorio di pensiero per analizzare una realtà – quella del mobile – che registra una crescita esponenziale e che sta modificando il modo di informarsi e le abitudini di consumo mediale.

Su una popolazione internet attiva di 26,2 milioni, dotata di cellulare e che ha navigato negli ultimi 30 giorni, i possessori di smartphone sono 18,4 milioni, pari al 70% della popolazione internet di riferimento e, soprattutto, 12,9 milioni di persone hanno navigato da mobile (elaborazioni GroupM su Dati Sinottica e Mobile Next H2 2012).

“E’ evidente come l’utilizzo dei dispositivi mobili sia incredibilmente cresciuto, e i numeri relativi all’Italia restituiscono solo parzialmente la reale portata che la diffusione di smartphone e tablet sta avendo nel quotidiano, nonché le implicazioni sulla possibilità di renderli parte integrante di efficaci e coerenti strategie di comunicazione”, afferma in una nota Cristian Coccia, Head of Digital Mindshare.  “I tablet, ma soprattutto gli smartphone di ultima generazione, sono diventati il personal media per definizione: il telefonino ha infatti un rapporto con il suo possessore diverso dal computer o dalla tv, un rapporto più personale, intimo. E quest’aspetto è molto importante: su un media così vicino al consumatore e così personale le marche dovranno studiare modalità di comunicazione basate sulla personalizzazione, contestualità (solo messaggi pertinenti) e sulla geo-localizzazione.

A complicare questo scenario si aggiunge la proliferazione degli schermi attraverso i quali gli utenti interpretano la propria vita in mobilità, e per questo parliamo di mobi-life, una vita durante la quale siamo sempre connessi con diversi dispositivi, utilizzati spesso simultaneamente: dai tablet e smartphone, passando agli orologi e bracciali fino ai Google Glasses – gli occhiali di Google – per avvicinare il più possibile la tecnologia e rendere, di fatto, sempre meno presente l’interfaccia che ci separa dal dispositivo. Entriamo quindi in un mondo nel quale la distinzione tra il virtuale – con tutto ciò che rappresenta la Rete – e il reale perdono di significato proprio grazie ai dispositivi mobili che agiscono come anello di congiunzione tra i due mondi, nonché come “abilitatori” della nostra esperienza digitale ovunque sia disponibile una connessione alla rete. Con tutto il bagaglio di opportunità e rischi per le marche, che vedono davanti a loro nuovi contesti da esplorare”.

Paola Marazzini, Head of Agency di Google Italy, ha illustrato le sfide e le opportunità che si apriranno alle aziende e ai consumatori grazie ai continui avanzamenti tecnologici cui assistiamo nel mondo attuale. Nell’ambito del suo intervento, Marazzini ha delineato gli impatti di business e sociali determinati dall’attuale digital landscape, che vede convergere tre piattaforme: Cloud Computing, penetrazione di internet e diffusione dell’accesso da mobilità.

Ha inoltre sottolineato come marketer e aziende possano disporre oggi di informazioni in grado di guidarli verso scelte sempre più mirate e vantaggiose per il business. “Ognuno di noi oggi è in grado di approvvigionarsi – ovunque e in qualsiasi momento – delle informazioni e dei contenuti che gli interessano. Secondo quanto emerso dalla ricerca Our Mobile Planet – condotta con Ipsos Media ICT – oltre il 41% degli italiani possiede uno smartphone e il 15% un tablet, e quasi i tre quarti degli italiani che possiedono uno smartphone accedono ogni giorno ad internet dal proprio telefonino. I connected device sono già oggi parte della nostra vita, eppure solo il 20% delle aziende ha un sito ottimizzato per il mobile: gli spazi di crescita sono quindi enormi”.

“Ma occorre offrire un approccio consulenziale, e Mobile Garage è lo strumento ideato insieme a Mindshare per guidare le aziende a trarre il meglio dal mondo mobile”, aggiunge Luciano Cantoni, Mobile specialist Google Italy, che ha riassunto il processo Go Mobile in 5 step:

1. Conosci te stesso: essenziali l’analisi del comportamento mobile del proprio utente, del proprio sito e dei bisogni da soddisfare, con quali contenuti e funzionalità;

2. Parlate di voi, costruite la vostra “casa mobile”. Create una versione del vostro sito ottimizzata per i dispositivi mobili e focalizzata sui bisogni dei vostri utenti in mobilità. Considerate lo sviluppo di app, inserendole nelle vostra strategie di go to market con obiettivi precisi e funzionalità adeguate;

3. Definite i vostri obiettivi: brand o transaction;

4. Definite la vostra strategia mobile adottando un approccio alla misurazione in grado di cogliere tutte le opportunità dei nuovi dispositivi: noi lo chiamiamo Full Value Mobile;

5. Implementate, misurate e ottimizzate.

“Abbiamo aderito con gran piacere all’invito di Google e Mindshare al primo Mobile Garage perché riteniamo sia di enorme importanza”, conferma Umberto Basso vp New Media and Advertising di H-ART, con il cui intervento si conclude l’incontro. “Poter fare il punto sul presente e il futuro della comunicazione digitale di fronte ad un parterre di spicco. I brand devono considerare che i nuovi dispositivi mobili, sempre più complementari tra loro, pongono sfide che finora non sfioravano nemmeno la mente di creativi e planner. Di fatto, nella nostra agenzia lavoriamo per mettere in contatto brand e consumatori tramite il dispositivo più adatto in ogni momento della giornata.”

“Durante questi incontri abbiamo voluto evidenziare quanto il mobile sia diventato fondamentale all’interno delle strategie di comunicazione e, soprattutto, quanto sia un mezzo che richiede uno specifico know-how per essere correttamente pianificato e integrato con gli altri mezzi. Non solo: abbiamo raccontato come la vita del consumatore stia cambiando grazie all’adozione di questi dispositivi, e come si possa sempre più parlare di mobi-life fatta da una pluralità di schermi, o meglio dispositivi, sempre connessi in rete. Poiché a breve il numero di persone connesse da mobilità supererà il numero di quelle connesse da fisso, sarà inevitabile una sorta di trasferimento da pc a mobile, che genererà grandi cambiamenti nei processi e nella creatività. E, nello lo spirito del Mobile Garage, questi due momenti si sono rivelati molto utili per condividere con i clienti la nostra curiosità verso il Mobile e, più in generale, per sottolineare come le tecnologie emergenti stanno amplificando le potenzialità della media industry”, conclude Roberto Binaghi, Chairman e Ceo Mindshare.

[pdf]Slide Presentazione L’universo Mobile – Google e Mindshare