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Mind the door!, sorridi e ti sarà aperto. Antonello Ghezzi alla III Moscow International Biennale for Young Art

Il collettivo bolognese Antonello Ghezzi è stato selezionato per la III Biennale Internazionale dei Giovani Artisti di Mosca. Presenterà al pubblico l’installazione ‘Mind the door!’ presso il National Center for Contemporary Art (Ncca) fino al prossimo 12 agosto nella sezione ‘Strategic project’, a cura di Elena Selina.

Il progetto ‘Mind the door!’ nasce tanto tempo fa quando ancora la tecnologia non supportava l’idea: fare aprire una porta con un sorriso. Con questo obiettivo prendono il via incontri e ricerche scientifiche che permettono ad Antonello Ghezzi di collaborare con aziende specializzate nel campo dell’automazione e con i ricercatori del D.E.I.S, Dipartimento di Elettronica Informatica e Sistemistica della Facoltà d’Ingegneria di Bologna.

L’opera è stata realizzata quest’annp. Si tratta di una porta scorrevole automatica identica a tutte le porte che si attraversano ogni giorno per entrare in un supermercato o in un negozio. Una web-cam collegata a un computer riconosce il volto umano tramite un software che fa aprire la porta ogni volta che chi si pone di fronte sorride, altrimenti resterà chiusa. L’ installazione è stata costruita grazie al supporto di Andrea Calafiore, studente d’ingegneria e diversi professionisti di aziende italiane tra cui Alessandro Pirrone di AP Service e Mark Technology.

Chi è Antonello Ghezzi
Antonello Ghezzi è un collettivo di artisti formato da Nadia Antonello e Paolo Ghezzi. Le loro installazioni e performance hanno sempre carattere interattivo e coinvolgono il pubblico in prima persona. Oltre alla loro partecipazione alla Biennale di Mosca 2012, lo scorso marzo sono stati invitati al Sarajevo Winter Festival, a Villa Croce, Museo di Arte Contemporanea di Genova selezionati da Anna Santomauro per il progetto Carta Bianca di Silvia Cini, hanno esposto in fiere d’arte italiane in particolare Arte Fiera di Bologna con dei blitz performativi situati nei bagni (Toilet Project) e in altre realtà come Cuore di Pietra, progetto di Public Art a Pianoro a cura di Mili Romano e in gallerie italiane, ultima Casabianca di Zola Predosa.