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Mediaset: il futuro della tv è la generalista free, con autoproduzioni locali ‘calde’ che o le vedi subito lì o perdono interesse. Nel prossimo biennio ben 4-5 quelle a settimana su Canale 5 e 3-4 su Italia 1. Molto intrattenimento, ragionando la fiction. Con Bonolis accordo biennale. C’entra il tetto ai compensi Rai (poco), la vita privata e pure l’ironia

Bonolis, infatti, vi ha fatto riferimento commentando, ieri a Cologno Monzese durante l’incontro stampa che ha ufficializzato il suddetto accordo biennale, la chiusura di ‘Parliamone sabato’ di casa Rai.  “In era social dare ascolto a tutti i pro e contro significa fare una ‘tv innoqua’. Ma l’ironia non lo è mai. Se Paola Perego avesse fatto il 20% di share le cose sarebbero andate diversamente”.

 Tornando invece ai progetti Mediaset, tra i più rilevanti Bonolis cita ‘Il senso della vita’, ‘Chi ha incastrato Peter Pan?’, ‘Music’, ‘Avanti un altro’ e gli storici ‘Ciao Darwin’ e ‘Scherzi a parte’.

Il tutto, come racconta ai giornalisti lo stesso Piersilvio Berlusconi, all’interno di un piano che punta molto sulla generalista e sulle autoproduzioni locali. Chiudendo un 2016 difficile (nonostante il periodo non permetta divulgazione di dati, si anticipa che il bilancio chiuderà in perdita, pesando non poco – sembra sui 100 milioni – la vicenda Premium Vivendi), ma guardando con ottimismo all’anno in corso che nei primi sei mesi prevede raccolta in crescita, con percentuali migliori di quelle di mercato.