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Lorenzo Marini: perché qui non è l’America? Avete mai sentito di un italiano che fa un disco, che scrive un libro e si sistema? Questione di numeri e di incapacità di fare della nicchia forza, non debolezza. Con un monito ai creativi: aprite la vostra agenzia!

Il che direttamente fa riferimento all‘ostilità italiana nei confronti di un’imprenditorialità da contrapporre al posto fisso, il tutto rientrando nell’assenza di orgoglio per una nazionalità da esibire, non da nascondere. Seppur a volte viene da fare altrettanto, tanto scarsa è nel nostro paese la capacità di politica ed economia di supportarci. Così come di avere prospettiva. In tutti i settori, a tutti i livelli. Tanto più per prodotti e marche, che senza direzione non decollano. Pure ora che l’estero parla di consumi in crescita e che i nostri brand hanno occasione di accaparrarsi fette importanti di nuovi mercati, sempre che sappiano lasciarsi guidare, adattando linguaggi e offerta al gusto locale.

Ne parliamo con Lorenzo Marini, Lorenzo Marini Group, che già anticipa l’acquisizione per il mercato americano di tre aziende italiane del food: wafer, spumante e panettone. Ma per i nomi occorre attendere il post estate. Intanto si è già al lavoro per  GB Thermae Hotel, e per il rebranding della relativa linea cosmetica proprietaria.