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Istat, aumentano reddito disponibile, fiducia e ottimismo. Questo Natale più consumi. Crescita auspicabile a +0,9%

Migliora la situazione economica degli italiani che sono più ottimisti verso il futuro, grazie anche al miglioramento del mercato del lavoro, all’innalzamento del tenore e della durata della vita.

Lo scrive l’Agi riportando quanto sintetizzato dall’Istat nel rapporto ‘Bes 2015’, che sottolinea come tale miglioramento tuttavia non sia uniforme e non tocchi le classi più deboli della popolazione, i giovani e le areede  Mezzogiorno.

Da qui l’intervento del presidente dell’istituto, Giorgio Alleva, che ha sottolineato la possibilità, “non semplice”, che il Pil dell’Italia si attesti al +0,9% nel 2015. Nel 2014 è comunque cresciuto l’ottimismo verso il futuro (dal 24% di persone di 14 anni e più che ritengono che la loro situazione migliorerà nei prossimi cinque anni nel 2013 al 27% nel 2014).

I giovani, che si confermano la categoria più ottimista, presentano il maggiore incremento positivo nonostante siano stati tra i soggetti sociali piu’ colpiti dalla crisi.

Nel 2014 e ancor piu’ nei primi mesi del 2015, rileva l’Istat, la situazione economica registra una serie di segnali positivi che dalle regioni del Nord si diffondono al resto del Paese, riflettendosi sulla condizione delle famiglie, a partire da quelle più agiate fino a quelle condizionate da maggiori vincoli di bilancio.

Secondo il Rapporto, aumenta il reddito disponibile (dello 0,7% nel 2013 e dello 0,1% nel 2014) e il potere d’acquisto. Cresce anche la spesa per consumi finali, anche se in misura più limitata in conseguenza del lieve aumento della propensione al risparmio.

Sempre meno famiglie mettono in atto strategie per il contenimento della spesa,  mentre è piu’ elevata la quota di quelle che tornano a percepire come adeguate le proprie risorse economiche.

Segnali di ripresa anche sul fronte del lavoro, anche se permangono divari di genere ed esclusione dei giovani. La quota di persone di età 20-64 anni occupate in Italia sale al 59,9% nel 2014 (+0,2 punti percentuali rispetto al 2013), ma la distanza con l’Europa continua ad aumentare. Altri dati incoraggianti arrivano da Confcommercio, secondo cui dopo 7 anni di crisi finalmente il prossimo sarà un Natale positivo con consumi in crescita del 5%.