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Internet delle cose, 9 donne su 10 in Italia lo vogliono

Secondoun sondaggio condotto da Toluna, nonostante le preoccupazioni, quasi 9 su 10 donne in Italia (97%) sono disposte a fare uso dell’internet delle cose (IoC). L’espressione ‘Internet delle cose’ si riferisce ad una famiglia di tecnologie il cui scopo è rendere qualunque tipo di oggetto, anche senza una vocazione digitale, un dispositivo collegato ad internet, in grado di godere di tutte le caratteristiche che hanno gli oggetti nati per utilizzare la rete.

L’indagine, condotta attraverso il tool QuickSurveys su un campione rappresentativo di 500 consumatori in Italia, si è posta l’obiettivo di scoprire quale sia l’opinione degli italiani circa la prospettiva di ‘connected life’ e il livello di conoscenza dell’ espressione ‘Internet delle cose’. Uno studio comparativo è stato effettuato anche negli Stati Uniti, Spana, Regno Unito e Asia Pacifico.

I risultati sono stati ottenuti in circa un’ora di field e hanno dimostrato che, In Italia, la metà della popolazione (81%), indipendentemente dall’età, sesso o livello di reddito, vede in maniera positiva l’uso dell’IoC.

Più della metà dei consumatori in Italiani (72%) dicono di essere attratti dalla prospettiva di risparmiare tempo grazie all’uso delle nuove tecnologie, rispetto a solo il 50% dei consumatori americani.

Allo stesso modo, il 56% si dichiara di essere attratto dall’opportunità di organizzare la propria vita più facilmente. E’ il genere femminile ad essere più entusiasta dall’Internet delle cose. Ecco le ragioni principali: mi permette di migliorare la mia efficienza quotidiana (2 donne su 5) e mi aiuta a ricordare ciò che devo fare (1 donna su 3). Secondo il sondaggio, inoltre, più donne che uomini sono a favore di avere più device connessi in rete in modo da aver un controllo sulle attività quotidiane.

Sicurezza e affidabilitá possono essere ritenuti i tasti dolenti dell’IoC. Infatti, dai dati emerge che più di due terzi delle donne italiane è preoccupata da questo aspetto. Gli uomini, all’opposto, sono invece più preoccupati, rispetto alle donne (35% e 23%), sulla possibilità che le azioni private vengano rese pubbliche molto più facilmente attraverso l’uso di più dispositivi collegati. 

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L’indagine è stata condotta a dicembre 2014 su un campione rappresentativo nazionale di 1.000 adulti (+18). Gli intervistati sono stati selezionati tra coloro che hanno accettato di partecipare a sondaggi Toluna. 

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