Youmark

Il Mercato Digitale del Turismo cresce dell’8% e vale 10,3 miliardi di euro. La Sharing Economy per l’alloggio raggiunge un sesto del giro d’affari digitale

Al termine del 2016 il valore degli acquisti per Turismo e viaggi in Italia, che comprende quelli effettuati da italiani lungo la penisola o all’estero e da stranieri in Italia, supererà i 52 miliardi di euro, con una crescita del 3% rispetto al 2015. La crescita è generata in parte dalla componente tradizionale (che registra un incremento dell’1%, come nel 2015) e in modo più rilevante da quella più innovativa che passa attraverso i canali digitali (+8%): questa seconda parte raggiungerà così un valore complessivo di 10,3 miliardi di euro.

Queste le stime presentate a Rimini a TTG Incontri, marketplace del turismo B2B in Italia, durante la terza edizione dell’Osservatorio Innovazione Digitale nel Turismo della School of Management del Politecnico di Milano, ricerca tesa ad analizzare le dinamiche della diffusione e il ruolo che le soluzioni digitali possono svolgere a supporto del turismo.

Anche nell’Edizione 2016, l’Osservatorio ha studiato il Digital Tourist Journey degli italiani, questa volta concentrando l’attenzione sulle vacanze brevi (o short break).

Se prendiamo come riferimento la popolazione italiana che ha accesso a Internet, il 97,5% negli ultimi 12 mesi ha fatto una vacanza breve o un week-end (di durata pari o inferiore a 3 notti).  Internet si conferma estremamente pervasivo, soprattutto nella fase pre-viaggio. Ispirazione, ricerca e prenotazione sono già molto digitali (rispettivamente il 67%, 83% e 84% dei Turisti digitali utilizza Internet) e lo stanno diventando anche le fasi durante e post-viaggio. Condivisione dell’esperienza, scrittura di recensioni e risposta a sollecitazioni commerciali post-viaggio riguardano rispettivamente il 34%, 37% e 39% dei viaggiatori.

Risulta evidente la segmentazione della domanda per fasce di età. Ad esempio i giovani (18-24 anni) usano di più lo smartphone per la ricerca e la prenotazione (la differenza è di 5 punti percentuali). Un’altra differenza rispetto al resto della popolazione si nota su recensioni e social network: i giovani sono più attivi nel condividere l’esperienza sui social (40% rispetto al 34% sul totale), ma meno nella scrittura di recensioni (29% rispetto al 37%).

Non esiste un digital divide italiano nell’utilizzo dei servizi turistici. Il turista digitale italiano utilizza infatti il digitale sostanzialmente in linea con quanto avviene negli altri Paesi europei.

Le oltre duemila realtà rappresentative delle varie anime della ricettività italiana che hanno partecipato all’indagine hanno rivelato un utilizzo elevato degli strumenti digitali di promozione e relazione con i clienti in tutte le fasi del viaggio, mentre nella gestione dei processi interni il digitale non svolge ancora un ruolo primario.