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Il Festival del cinema di Venezia per i registi Air3. Michele Mortara: guardate il film di Ford. E’ lo spot che insegna!

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Pubblicità e cinema dialogano? 

“Alla Mostra di Venezia non ho notato molte nuove tendenze cinematografiche, ma più che altro mix di generi: Brimston, un film decisamente splatter dell’olandese Martin Koolhoven, mischia western e horror; La Region Salvaje di Amet Escalante è un horror fantascientifico con delle divagazioni sull’erotismo; infine The Bad Batch di Ana Lily Amirpour (cito da cineblog) ‘Fantascientifico cannibal western dispotico’ fa un frullato di generi e di epoche visto che al posto delle carrozze ci sono le automobili. Forse la nuova tendenza è proprio una ‘fusion cinematografica’? O lo sono queste particolari pellicole in concorso alla Mostra che hanno fatto storcere il naso a molti? Mi è perfino sorto il dubbio che fossero al Lido anche per promuovere il film di chiusura di questa Venezia 2016: il western I Magnifici 7 di Antoine Fuqua, remake de I magnifici sette diretto da John Sturges del 1960, liberamente ispirato a I 7 Samurari di Kurosawa del ‘54…No, decisamente non ho visto nuove tendenze! (Ps. Tarantino ha resuscitato il western, w il western!)

La pubblicità ha sempre dialogato col cinema usandone stili e codici fino a citarne chiaramente alcune scene. Ma se fino a qualche tempo fa era il cinema che parlava agli spot, ora li sta anche ad ascoltare. Il vincitore della Mostra The woman who left del filippino Lav Diaz (circa 4 ore!) non si può cerrto dire che dialoghi col mondo della pubblicità, ma Nocturnal animals di Tom Ford (premio della giuria) presenta secondo me molti codici derivanti dagli spot; la messa in scena in generale (location, scenografia, fotografia, styling) sembra quella usata spesso per girare alcuni spot ‘stilosi’ per prodotti di alta gamma come automotive e fashion. Credo che un regista come Tom Ford (assoluto talento naturale) abbia ‘immagazzinato’ molto dalla visione di spot pubblicitari.
Al Lido sono anche stati presentati il film di Gabriele Muccino che di spot ne gira eccome e un bellissimo cortometraggio sull’affido, scritto e diretto Paolo Genovese (a cui gli spot hanno dato la base per arrivare a un David di Donatello). Pubblicità e cinema dialogano, e sono ben felici di farlo”.