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I brand raggiungono meno del 30% del proprio potenziale di comunicazione. Mosaicoon pubblica il Sonar Report 2016, un anno di dati raccolti attraverso il software in grado di misurare la capacità di comunicazione video delle aziende

Alcuni brand comunicano ancora soltanto il 27% dei propri contenuti attraverso video, a causa principalmente della complessità e dei costi dei processi creativi tradizionali.

E’ quanto emerge nel Sonar Report 2016 pubblicato da Mosaicon, una review in cui la tech company ha raccolto e analizzato migliaia di dati relativi all’utilizzo dei video nella comunicazione delle principali aziende italiane ed europee.

Con un software proprietario, Sonar, è stato misurato il modo in cui le aziende utilizzano contenuti video differenziati nelle proprie strategie di comunicazione. L’analisi, effettuata su un campione di oltre 100 aziende, 30 diverse industry, e un anno di attività, è stata riassunta in un’indagine.

Spiega nella nota Luca Di Persio (nella foto), alla guida del marketing global di Mosaicoon: “In tutto il mondo, le aziende stanno comprendendo che usare lo stesso video per ogni canale è inefficace: lo spot tv va bene per la televisione, ma non genera engagement sui canali digitali. Le persone amano le storie, vogliono vedere tanti contenuti video differenti, che rappresentino lo spirito e l’identità dei loro brand preferiti, ma che non abbiano per forza il brand stesso come protagonista assoluto. Sonar è un potente strumento di marketing di Mosaicoon, disponibile in tutti i mercati del mondo in cui è presente la nostra azienda, che aiuta i brand a pianificare, costruire e monitorare la propria video strategy di lungo periodo”.

Da un’analisi condotta con algoritmo Sonar su una media di 730 item esaminati per ogni azienda, risulta che un brand veicola sui propri canali in media 30 argomenti; di questi però solo il 27% viene coperto da video, mentre il restante 72% viene veicolato attraverso altre forme di comunicazione di efficacia potenzialmente inferiore, stando ai KPI osservati.

Ci sono 5 industry in particolare che risultano maggiormente propense alla comunicazione video: Pet Food, Automotive, Personal Care, Home Care, e Betting risultano quelle con il più alto Sonar Index, vale a dire la più elevata percentuale di video sul totale dei contenuti comunicati.

Alcune tra le industry che risultano invece meno coperte da contenuti video differenziati nella propria comunicazione sono invece proprio quelle che presidiano un elevato numero di piattaforme social, come il Fashion, il Pharma, il No-profit ed il Finance.

[pdf]Sonar Data