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Hub09, arriva Vincenzo Pastore come direttore creativo. “Quando Marco Faccio un giorno, sbagliando numero, si è accorto di aver chiamato me aveva due sole vie d’uscita per venirne fuori bene: invitarmi a cena oppure chiedermi se fossi interessato a collaborare”

Vincenzo Pastore si unisce alla squadra di Hub09 come nuovo direttore creativo dopo le esperienze in McCann, Saatchi&Saatchi, Young&Rubicam, Armando Testa, Max Information, Leo Burnett e Inps. Così scrive nella nota stampa:

“Quando Marco Faccio un giorno, sbagliando numero, si è accorto di aver chiamato me aveva due sole vie d’uscita per venirne fuori bene: invitarmi a cena oppure chiedermi se fossi interessato a collaborare con Hub09.

Non avendo avuto abbastanza coraggio per la prima (e meno male, aggiungo), ha optato per la seconda.

Prima di accettare mi sono informato in giro, per capire se avesse, la HUB09, cambiali scoperte e debiti vari che magari avrei ereditato io ma, con grande sorpresa, zero.

Anzi, tutti ne parlano bene. Strano, ho pensato.

A quel punto mi è sorto un dubbio e per correttezza ne ho parlato con lui. ‘Marco’, gli ho detto, ‘se cerchi qualcuno veramente bravo e magari hai in mente di rafforzarti sul social, fare belle campagne adv, creare bei progetti a 360°, distinguerti nel branding, cercare nuovi clienti, crescere sempre di più, potenziare il reparto e pensi anche solo lontanamente di pagare questa persona uno sproposito, sappi che non sono la persona giusta’.

Mi ha tranquillizzato quando mi ha detto che non cercava di fare nulla di tutto questo e per di più non aveva nemmeno intenzione di pagarmi.

A quel punto tutti i miei dubbi sono spariti, ho messo la X sul contratto e ho cominciato questa nuova avventura.

Cosa dire?

Il vitto è scarso ma l’alloggio è buono, panoramico anche. I compagni di cella sono silenziosi. Annodano tutto il tempo lenzuola. Sarà un new media, chissà. Io sono della vecchia scuola e certe cose moderne non le capisco.

Faccio (inteso come verbo) tante riunioni, anche perché si avvicina il Natale e stiamo preparando la recita.

Nonostante la calvizie incipiente, i reumatismi, la vista annebbiata, le palpitazioni, i dolori articolari, la circolazione sanguigna sincopata, il calo del desiderio sessuale e la perdita di memoria devo ammettere che mi sento (nonostante anche un evidente disturbo all’udito), ancora un ragazzino.

Credo ancora nella forza delle idee. Faccio (inteso come persona) la pensa come me.

Lavoro come copy da più di vent’anni. Sono cresciuto confrontandomi con diverse realtà: McCann, Saatchi&Saatchi, Young&Rubicam, Armando Testa (Roma, Torino, Milano), Max Information, Leo Burnett e Inps. Ho messo le mani su clienti nazionali e internazionali, molto prima che lo slang anglofono s’impadronisse dei 3/4 dei discorsi fatti in riunione, lasciando tutti con più dubbi che certezze. Come freelance ho scoperto la partita Iva, le telefonate minatorie in amministrazione a fine mese, gli anticipi delle tasse e i pagamenti a babbo morto. Insomma, ho visto cambiare molte cose nel nostro lavoro ma fortunatamente non tutto. Le idee, ad esempio, pagano sempre. Almeno loro. Ecco perché ho risposto alla telefonata di HUB09 con molto entusiasmo e con tanta voglia di fare, pronto a cogliere ogni opportunità e a crearne di nuove. Se le idee sono nell’aria, diciamo allora che qui si respira aria molto buona”.

Marco Faccio: “Capite perché non potevo fare a meno di quest’uomo? Sarà una bella avventura”.