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Gruppo CAP con Olimpia e Slums Dunk Onlus. Presentata al Forum di Assago la partnership tra l’azienda idrica e la società di basket. Al via anche la collaborazione con l’associazione Slums Dunk Onlus di Bruno Cerella

Gruppo CAP, gestore del servizio idrico integrato della Città Metropolitana di Milano, scende nuovamente in campo con Olimpia Milano per vincere insieme le partite della sostenibilità ambientale e della responsabilità sociale. Il progetto Valori in campo si è arricchito con una due giorni legata al basket e alla cooperazione, dopo aver già coinvolto da settembre più di 9.000 ragazzi del territorio milanese tesserati con Cernusco Rugby, ASD Rugby Saints Abbiategrasso, Geas Basket, Giana Erminio, GSO Villa Cortese Volley, Rugby Parabiago e NC Milano.

Domenica scorsa è stata presentata la partnership con la squadra di basket Olimpia Milano, che da quest’anno si allena, oltre che disputare le gare casalinghe, al Mediolanum Forum di Assago, vicino all’headquarter di Gruppo CAP. La partnership, già annunciata a settembre 2016 nel quadro del progetto Valori in campo punta a diffondere i valori comuni di rispetto, passione, fiducia, comunità, partecipazione, coraggio e vicinanza, valori che orientano le politiche e le strategie di Gruppo CAP e di Olimpia Milano.

Ieri mattina è stato invece siglato un protocollo d’intesa con Slums Dunk Onlus, associazione fondata dal cestista dell’Olimpia Bruno Cerella. Slums Dunk Onlus si occupa principalmente della promozione di life skills e dell’empowerment comunitario attraverso la pallacanestro e mira a migliorare le condizioni igienico-sanitarie delle comunità in cui opera.

Gruppo CAP sosterrà nello specifico due progetti. Il primo, di cooperazione allo sviluppo, è volto a sostenere attività educative e sportive e a migliorare le condizioni igienico-sanitarie nella città di Ndola, nel nord dello Zambia. Il secondo progetto di coesione sociale si svilupperà invece in alcune aree della Città Metropolitana di Milano e intende promuovere nelle nuove generazioni (con particolare riferimento ai giovani a rischio di esclusione sociale) la pratica sportiva, l’adozione di stili di vita sani e l’attenzione alla salvaguardia dell’ambiente e dei beni comuni come l’acqua.