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Golin lancia la metodologia Relevance Fingerprint. ‘The Hoff’ analizzata come marca per testare un approccio di misura e controllo della Rilevanza basato sui dati

Che cosa in particolare rende certe marche più rilevanti di altre? Ieri, alla sessione di apertura del Festival Internazionale della Creatività Cannes Lions 2014, e con la partecipazione di David Hasselhoff (nella foto), l’agenzia di comunicazione globale Golin ha presentato un nuovo approccio per trovare la risposta alla domanda.

Relevance Fingerprint  è una metodologia di analisi basata sui dati per comprendere la prevalenza, l’intensità e le dimensioni qualitative della rilevanza di marca. Secondo Fred Cook, ceo Golin, il lancio della Golin Relevance Fingerprint segna “un’importante tappa negli sforzi delle aziende per capire, tracciare e controllare i fattori che rendono facile o difficile per le marche connettersi con le persone che stanno cercando di raggiungere”.

“In tutto il mondo, gli individui sono esposti a migliaia di messaggi di marca ogni giorno, che diventano milioni ogni anno”, aggiunge Cook nella nota. “Oggi, l’unico modo che una marca ha di guadagnare l’attenzione del pubblico che vuole raggiungere è capire perché, come e in che circostanze ha il permesso di interagire con loro. Il Relevance FIngerprint fornisce una base per sviluppare questo insight critico, una base costruita oggi più che mai sui dati, e non su intuizioni”.

Il Golin Relevance Fingerprint misura la rilevanza di marca in tre modi:

  1. Misurando la volontà degli interessati ad ascoltare, cercare e interagire con le marche che sono interessanti per loro;
  2. Stimando l’intensità o l’entusiasmo della relazione di un pubblico con le marche che trovano rilevanti;
  3. Dimostrando quale delle 11 dimensioni qualitative della rilevanza sono più frequentemente associate con singole marche per le persone che le ritengono rilevanti.

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