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Gli italiani e le nuove tecnologie, nel 2012 stabili le famiglie che dispongono di un pc ma aumenta l’utilizzo della banda larga. Spartiacque le differenze sociali. Per il 26% internet è inutile

Nel 2012 rimane stabile rispetto all’anno precedente la quota di famiglie che dispone di un accesso a internet (55,5%) e di un personal computer (59,3%), mentre aumenta quella delle famiglie che accede al web mediante la banda larga (dal 45,8% al 48,6%).

Le famiglie con almeno un minorenne, rileva l’Istat, sono le più tecnologiche: l’83,9% possiede un personal computer, il 79% ha accesso a internet e il 70,8% utilizza per questo una connessione a banda larga. All’estremo opposto si collocano le famiglie di soli anziani di 65 anni e più, che presentano modesti livelli di dotazioni tecnologiche: appena il 13,9% di esse possiede il personal computer e soltanto l’11,8% dispone di una connessione per navigare in Internet.

Tra il 2011 e il 2012 rimane stabile anche il divario tecnologico relativo al territorio e alle differenze sociali. Le famiglie del Centro-Nord che dispongono di un accesso a internet sono il 58,1%, mentre rappresentano il 51,4% quelle che dispongono di una connessione a banda larga, a fronte del 49,6% e del 41,2% registrati nel Sud.

Se si confronta la disponibilità di personal computer, di un accesso a internet e di una connessione a banda larga, il divario tra le famiglie in cui il capofamiglia è un operaio e quelle in cui è un dirigente, un imprenditore o un libero professionista risulta di circa 17 punti percentuali a favore di questi ultimi.

Il 43,3% delle famiglie dichiara di non possedere l’accesso a internet perché non ha le competenze per utilizzarlo, il 26,5% considera internet inutile e non interessante, il 15,8% non ha accesso a internet da casa per motivi economici legati all’alto costo degli strumenti o del collegamento, il 13% perché accede da un altro luogo.

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